Expo’ voleva Nutrire il Pianeta. Ma non ha detto quale.

A poco più di un mese dalla fine di Expo’ Milano non ci è ancora dato di sapere come sono andate realmente le cose. La propaganda e la pompa magna della cerimonia di chiusura sono gli unici dati certi e sia ben chiaro … devono bastarci!

Strano però, riusciamo a sapere in tempo reale tutto ma alcune cose no. Restano infangate nel mistero.

Anche dopo le interrogazioni dei cinque stelle e le reiterate richieste della stessa Regione Lombardia il patron Giuseppe Sala si è chiuso in un ostinato ed “elettorale” mutismo.

I più maliziosi possono pensare che qualcosa non torna e che Sala vuole evitare  grane perché è il prossimo candidato renziano a Palazzo Marino. Che assurdità da gufi malpensanti!

La verità è che Expo’ si è aperto al mondo il primo maggio del 2015, quindi è  nel segno del Toro: e da che mondo è mondo è arcinoto che i nati sotto questo segno sono riservati, possessivi e attenti a non far trapelare notizie, nonché estremamente permalosi. Ma non chiedete loro più niente e non insistete perchè non tollerano alcuna imposizione. Quindi fatevi i cazzi vostri!

Se proprio volete sapere come sono andate le cose è meglio chiedere direttamente a Paolo Fox, perché visto l’andazzo e la cappa d’omertà sull’argomento, otterrete sicuramente di più con la palla di vetro. Che si sappia: i veri numeri di Expo’ 2015 sono rimasti scritti nelle stelle.

Pietro Vanessi PV. La bella frasetta

Avremmo però voluto metter dati e dare un quadro oggettivo dell’evento e ci dispiace non poco non poterlo fare. Ma non ci siamo arresi, non restiamo con le mani in mano. Mica stiamo qui a fare il sughero per il presepe scartavetrandolo dal cranio di Salvini?

Sosituiremo quindi al mistero di stato dei numeri: quelli sull’utilità di Expo’.

Cosa si proponeva Expo’ 2015?  E’ facile, ci hanno frantumato gli zebedei per mesi con lo stesso slogan … voleva nutrire il pianeta! Che grande cosa, quale proposito è più altruista e nobile?

Quindi diamo i numeri aggiornati al 2015.

2 miliardi: le persone che patiscono di “fame nascosta”, cioè non assumono gli elementi nutritivi indispensabili per uno sviluppo salutare e una crescita corretta.

800 milioni: sono le persone nel mondo che soffrono la fame in condizioni estreme.

12,5%: è la percentuale di popolazione mondiale che vive in condizioni di indigenza alimentare. Muore di fame … giusto per esser chiari.

150 milioni: sarebbero il numero di persone che non paterirebbero più la fame se le donne avessero accesso alle risorse come gli uomini.

45%: è la percentuale di morti infantili per denutrizione nei paesi sottosviluppati.

100 milioni: è il numero di bambini sottopeso nel mondo e un bambino su 4 soffre di deficit di sviluppo a causa della denutrizione.

66 milioni: sono i bambini in età scolare che ogni anno frequentano le lezioni a stomaco vuoto – 23 milioni solo in Africa.

A proposito di questo ultimo dato, il WFP (Programma Alimentare Mondiale) ha calcolato che servirebbero 3,2 miliardi di dollari all’anno per impedire che gli scolari nel mondo vadano a lezione a pancia vuota.

Ebbene, tutto il baraccone dell’Expo’ – tra costi effettivi, tangenti, intrallazzi vari – è arrivato a costare la bellezza di 14 miliardi di euro. E porca miseria … se, al posto di ingrassare criminali palazzinari e politicume vario, questi soldi fossero stati spesi per dei pasti decenti, col cambio favorevole avremmo mandato a scuola 66 milioni di bambini a pancia piena per almeno 5 anni.

Beh anche se Sala non tira fuori i numeri e si dà alla macchia non fa niente, possiamo comunque dire che Expo’non è servito ad un’emerita mazza. Neanche a portar via! Si tenesse i conti per sé, comunque non sono serviti e non serviranno a nessuno.

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Vignetta di Pietro Vanessi