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Export, Sicilia regina d’Italia. Battuto anche il Nord

Creato il 07 dicembre 2013 da Makinsud

Export, Sicilia regina d’Italia. Battuto anche il NordQualche giorno fa sono stati pubblicati i dati attinenti all’import-export da parte di UnionCamere. Il risultato che esce fuori da questa analisi è del tutto inaspettato: i dati pubblicati premiano la Sicilia, in vetta alla classifica dell’export, con la provincia di Siracusa che ha esportato di più in Italia, con un dato del 23% circa. Mentre altre regioni, storicamente trainanti dell’Italia,  come Lombardia e Veneto, si piazzano dietro l’Isola con un distacco di 2 punti percentuali. In particolare, la Lombardia ha visto aumentata la sua percentuale di export di solo 4 punti, contro un aumento dell’11% da parte della Sicilia.

Questo dato che emerge risulta sorprendente, soprattutto alla luce delle differenti condizioni, dal punto di vista economico, in cui versano queste diverse regioni italiane: molto spesso Lombardia e Veneto sono sempre in alto in tutte le classifiche, mentre la Sicilia si ritrova quasi sempre nelle ultime posizioni. Ma nonostante questo netto primato l’Isola non riesce ad acquisire un vantaggio dalla bilancia commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni), trovandosi in una situazione carente dal punto di vista occupazionale e di percentuale del Pil.

Le risposte a tale situazione vanno ricercate proprio nel saldo della bilancia commerciale, poiché su un valore totale di circa 10 miliardi, al netto delle esportazioni petrolifere, l’export incide circa 3 miliardi, rispetto ai 23 miliardi spesi per le importazioni. Da questi dati è necessario non considerare i dati sul petrolio, poiché riguardano la raffinazione degli idrocarburi e la verticalizzazione del greggio, dai quali alla regione arriva pochissimo. Infatti, nelle aree dell’industria di raffinazione (Gela, Augusta, Priolo, Melilli e Milazzo) non risultano elevati livelli di reddito pro-capite.
In Sicilia si spendono quasi 10 miliardi di euro per l’alimentazione delle famiglie, contro una produzione di 4 miliardi di euro, ottenendo così un gap nel settore primario, rispetto ad altre regioni che nonostante non abbiano un export elevato, mantengono un trend di sviluppo in aumento.

Il direttore di Confindustria Sicilia, Giovanni Catalano, sottolinea che pur essendo una grande Regione con 5 milioni di abitanti, la Sicilia perde nel settore dell’industria manifatturiera, che genera un valore aggiunto di appena l’8,9% contro una media nazionale del 16%: “Il settore agroalimentare ha grandi potenzialità – commenta Catalano –, e da questo punto di vista il progetto ‘Born in Sicily’ ideato dall’assessore Dario Cartabellotta va nella giusta direzione. Ciò da solo però non basta. Bisogna, infatti, far crescere il sistema manifatturiero nel suo complesso tenuto conto che a questo livello non è possibile sostenere un sistema pubblico allargato che nella nostra regione pesa sul Pil per il 34%, rispetto al 14% della Lombardia o dell’Emilia Romagna”.


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