Sakhir, 28 febbraio 2014 – Ormai è ufficiale: la Williams ha cambiato pelle. Dopo il quinto giorno di test (il primo di questa sessione), in cui Bottas ha fatto segnare il secondo miglior tempo di giornata ed è stato il pilota che ha percorso il maggior numero di giri, ben 128, è evidente che la scuderia di Grove è uscita dalla crisi in cui era sprofondata nel 2013, che aveva portato al rischio di un fallimento.
Gli elementi di questa rinascita sono diversi e vanno dalle sponsorizzazioni (Banco do Brasil e, forse, Martini&Rossi), l’ingaggio di un pilota molto esperto come Felipe Massa, affiancato anche dal giovane compatriota Nasr (compagno di squadra di Valsecchi nella GP2 2012 e Vicecampione nel 2013), insieme a Valtteri Bottas, il rinnovo del parco tecnico, con l’arrivo di Pat Symonds, Rob Smedley e Richard Lockwood dalla Marussia (scuderia con sui la Williams collabora) .Questo insieme alla grande innovazione rispetto all’anno scorso rappresentata dalla nuova Power Unit Mercedes, che rappresenta il vero punto di forza della nuova Williams, affidabile e al contempo prestazionale.Dal punto di vista tecnico, la FW36 si è presentata con un musetto abbastanza basso (con un’inclinazione maggiore rispetto a quella fatta vedere da altre squadre come la Red Bull) e un alettone posteriore che non presenta conm i piloni di sostegno dell’unico profilo alare consentito dal regolamento, un profilo estrattore che sembra richiamare un doppio diffusore mascherato, unito am presed’aria enormi. Queste novità hanno permesso alla FW36 di migliorare l’efficienza aerodinamica e aumentare le velocità di punta. Il team è quindi atteso, dopo i buoni risultati dei test, al banco di prova della prima gara di Melbourne.
F1 | Bahrain: Williams, è iniziata la metamorfosiF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi