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F1, gp interlagos 2013: vettel come ascari e schumacher

Da Postpopuli @PostPopuli

di Francesco Gori

Ultima uscita per il circus della Formula 1 2013, in Brasile. Con il campionato piloti deciso da tempo, Interlagos offre gli ultimi obiettivi di stagione – la conquista del record di vittorie consecutive e stagionali di Vettel, il secondo posto nel campionato costruttori -, insieme ad addii eccellenti – Webber che saluta per sempre, Massa che lascia la Ferrari per approdare alla Williams. Poteva forse farsi scappare la possibilità di entrare sempre più nel mito, il cannibale Red Bull? Nossignori, e la nona vittoria consecutiva è servita.

vettel interlagos 20131 F1, GP INTERLAGOS 2013: VETTEL COME ASCARI E SCHUMACHER
PROVE bagnate, ma nel segno costante di Vettel, per l’ennesima volta capace della pole. Dietro a lui un Rosberg a suo agio sul circuito brasiliano, terzo un ottimo Alonso. A seguire Webber, Hamilton e Grosjean. Nono Felipe Massa.

GARA. Partenza sprint di Rosberg che, incredibile ma vero, sorprende Vettel. Ma è un fuoco di paglia, poche curve e Sebastian è di nuovo avanti. Hamilton è subito dietro, ma Fernando Alonso fa sentire il suo fiato sul collo, e presto lo scavalca. Un inizio a suon di sorpassi, dove la classe dei campioni del mondo Red Bull e Ferrari fa la differenza.

Al giro 4 il primo colpo di scena: l’ottavo motore stagionale di Grosjean non regge, e il francese è costretto a rimandare la chance della sua prima vittoria in F1. Alonso intanto sorprende anche Rosberg, ed è secondo. Da tempo non si vedeva un Alonso così, tutto grinta e gas. Ma dopo uno step di giri veloci, l’asturiano accusa un calo di prestazioni, Webber si avvicina e lo supera al giro 13. Davanti il vantaggio di Vettel è già di quasi 10 secondi. Massa supera Rosberg ed è quinto, poi è il primo a fermarsi per il pit stop.

La girandola dei cambi favorisce Alonso che torna davanti a Webber (cambio lento), ma l’australiano appena due tornate dopo lo sopravanza di nuovo. Meglio la Ferrari anche della Mercedes, con Massa che dopo la sosta rientra davanti ad Hamilton. Bella la gara del brasiliano, interrotta ingiustamente dai commissari che per un banale tocco della riga bianca all’entrata dei box lo costringono ad un drive trough. Una decisione che appare assurda, alla luce di tanti altri piloti (Button, Webber, Vettel) rei della medesima infrazione, ma inspiegabilmente impuniti.

Superata da poco la metà gara, arriva qualche goccia di pioggia, ancora troppo poca per mettere le rain. Hamilton intanto si tocca con Bottas: ha la peggio il finlandes, mentre il pilota Mercedes riesce ad arrivare ai box e cambiare la gomma bucata in occasione del contatto. Al giro 48 pit stop Red Bull: Vettel si ferma ma manca una gomma, perde qualche secondo, e ritarda anche il cambio dell’accorrente compagno di squadra.

Si riparte con i primi tre – Vettel, Webber e Alonso – a distanza accorciata. La pioggia tarda ad arrivare e l’attesa bagarre finale è solo un sogno. Posizioni cristallizzate e nona vittoria consecutiva di Vettel, che così raggiunge Ascari in questa speciale classifica, e Schumacher nel computo delle vittorie stagionali (13). Eterno secondo Mark Webber, che saluta mancando la “decima”, torna sul podio Alonso, che però – insieme a Massa settimo – non riesce a garantire al Cavallino i punti necessari al secondo posto in classifica costruttori, che va alla Mercedes.

Arrivederci nel 2014, sarà l’ennesima stagione della “Red Bull ti mette le ali?

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