a cura di Marius
Il risultato più giusto e più ovvio si è palesato al termine dei cinquantacinque giri sul circuito di Yas Marina, Lewis Hamilton è il nuovo campione del mondo di Formula 1.
Anche nel deserto ha confermato la sicurezza, la velocità e la grinta che lo caratterizzano da questa estate, abbiamo assistito in questa stagione a una completa maturazione del ragazzo inglese, ha saputo convertire la rabbia e la frustrazione dei primi mesi dell’anno in chilometri all’ora in pista e in capacità di gestire la corsa.
Tanto di cappello a Lewis, tanto di cappello a Nico. Undici vittorie a cinque parlano chiaro sul merito e sulla forza ma Nico ha dimostrato di essere velocissimo sul giro secco e affamato nella ricerca del sorpasso o nella difesa della posizione; se la Mercedes lo supporterà nel giusto modo la prossima stagione potrebbe essere la sua, sempre che sappia maturare come ha fatto il suo compagno di box.
La fortuna non ha certo aiutato Rosberg ma fosse successo il problema a Hamilton sarebbe stata una disdetta, visto l’andamento della stagione.
Abbiamo visto una grande Williams, un Massa che non ricordavamo così da sei o sette anni, un Bottas sempre concreto.
Ma, in realtà, la vera seconda forza dell’anno è stata la Red Bull, anche in Medio Oriente; Ricciardo ha condotto una gara notevole, Vettel ci teneva a terminare la sua carriera austro-inglese con la consueta grinta.
Ricciardo è pronto per la lotta al vertice, potrebbe essere l’anti-Mercedes?
Al giro 49 abbiamo anche assistito al passaggio di consegne in Rosso, Sebastian ha passato Alonso, sempre che servisse una referenza a Maranello oltre i quattro titoli mondiali contro i due dello spagnolo.
La Ferrari di oggi è la stessa di un anno fa, in lotta con le Force India e le Toro Rosso per le briciole della classifica.
Forse non sarà di Mattiacci la responsabilità del riscatto futuro, e sarebbe giustificabile una sostituzione da parte della nuova presidenza, ma di certo non è di Mattiacci neanche la pessima stagione finalmente terminata.
Anche l’ultimo gran premio ci ha regalato sorpassi, sportellate, spettacolo, emozioni.
Spero che coloro che all’inizio dell’anno criticavano le nuove regole e i nuovi propulsori si siano ricreduti.
Non fanno testo quelli che tanto se non vince la Ferrari è tutto da buttare…