A cura di Rita Cappiello
In Austria è di nuovo doppietta Mercedes, ma la Williams si dimostra in grado di contrastare il dominio delle Frecce d’Argento per buona parte della gara. Alla fine Valterri Bottas è terzo e può godersi la gioia del podio per la prima volta in carriera.
Top
Nico Rosberg e Mercedes
Rosberg e Bottas festeggiano sul podio del Gp d’Austria
Dopo i problemi di affidabilità del Canada e l’assenza in prima fila nella griglia di partenza austriaca, la Mercedes si riappropria dei due gradini più alti del podio. E’di nuovo Nico Rosberg a tagliare il traguardo davanti al compagno di squadra. Con una grande partenza e una bella rimonta nell’arco di un unico giro, Lewis Hamilton rimedia subito alla sua pessima qualifica, ma non gli basta tutta la gara per cercare di insidiare e togliere la prima posizione a Rosberg. Il Tedesco consolida il suo primato nella classifica, ora toccherà a Lewis trovare il modo per riuscire a battere di nuovo il compagno.
Valterri Bottas e Williams
Le Williams si sono dimostrate molto competitive in tutto il week end, proseguendo nel loro momento di crescita che va avanti da diversi gp. Inaspettatamente riescono a strappare tutta la prima fila alle Mercedes al sabato e lottano per buona parte della gara con le Frecce d’Argento, riuscendo poi a tagliare il traguardo immediatamente alle loro spalle. Una bella soddisfazione per Valterri Bottas, pilota che ha più volte messo in evidenza ottime qualità, con la conquista del suo primo podio in carriera. Un po’ di delusione invece per Felipe Massa, che è partito in pole, ma per una sbagliata tempistica nel pit stop che lo ha fatto ritrovare nel traffico, ha tagliato il traguardo solo in quarta posizione. La Williams si conferma più che mai seconda forza alle spalle della Mercedes.
Sergio Perez
Una gara solida e una buona strategia hanno portato il Messicano a classificarsi sesto, dopo aver ottenuto l’undicesima piazza in qualifica per poi partire sedicesimo a causa della penalità inflittagli dopo l’incidente con Massa in Canada. La Force India si dimostra ancora una volta molto competitiva sul passo gara, anche se ancora c’è parecchio da migliorare sul giro secco. In Austria è di nuovo zona punti per entrambe le monoposto.
Flop
Red Bull
E’ senza dubbio la Red Bull il flop più evidente del Gp d’Austria. Proprio in quello che è considerato il suo Gp di casa, il team austriaco raccoglie una cocente delusione. Ancora guai alla monoposto di Sebastian Vettel che si ritira dopo pochi e sofferti giri. Ma questa volta non brilla neanche Daniel Ricciardo, che comunque fa il massimo di ciò che può e, con un sorpasso all’ultimo istante, supera la Force India di Hulkenberg e si classifica ottavo. La delusione è anche maggiore se si pensa che due settimane fa la Red Bull dell’Australiano trionfava in Canada.
Toro Rosso e Sauber
In Austria la Toro Rosso sembrava poter di nuovo dire la sua e lottare per la zona punti, il week end era iniziato con delle buone premesse, ma per l’ennesima volta si dimostra inaffidabile ed è costretta al ritiro con entrambe le monoposto per guai tecnici. A questo punto della stagione il bilancio comincia a diventare pesante.
La Sauber, dopo otto gare stagionali, a parte il fatto che è ancora inchiodata a zero punti, continua a non mostrare il minimo segnale di miglioramento. Il team è oramai da collocare tristemente insieme a Caterham e Marussia, tra quelle scuderie che fanno gara tra loro per non finire ultimi.
Motori Renault
Il week end austriaco ha premiato soprattutto i team motorizzati Mercedes, mettendo ancora più in evidenza la superiorità del motore della casa tedesca rispetto agli altri. Tolte le due Ferrari e la Red Bull di Ricciardo, tutte le altre monoposto classificatesi davanti sul Red Bull Ring sono motorizzate Mercedes. Notevoli le difficoltà invece evidenziate soprattutto dalle monoposto con motore Renault e sul produttore francese sono piovute numerose le critiche, soprattutto da parte della Red Bull. Il team austriaco, infatti, pare sia arrivato al punto di minacciare di lasciare la casa Francese e costruirsi in casa un motore Infiniti.
Qualche altra nota dalla gara di domenica
Ancora una prestazione anonima per Ferrari e McLaren, nei due team si salvano solo Alonso e Magnussen, che hanno ottenuto tutto quanto era possibile con i mezzi a loro disposizione.
Dalla McLaren era forse lecito aspettarsi di più, visti i risultati ottenuti dagli altri team motorizzati Mercedes, mentre è evidente che in Ferrari si guarda oramai al futuro. I margini di miglioramento appaiono davvero limitati e, anche quando si fa un piccolo passo avanti, manca la continuità, anche all’interno di uno stesso gp.
Il ritorno in terra austriaca dopo dieci anni di assenza è stato più che positivo, la gara è stata bella e anche combattuta almeno per buona parte, si è svolta in uno scenario incantevole e con una folta cornice di appassionato pubblico. Va dato merito alla Red Bull di aver investito in questo circuito riuscendo con successo a riportarlo nel calendario di F1 dove si è visto che merita di essere.