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F1, i top e i flop del Gp d’Ungheria

Creato il 29 luglio 2014 da Simo785

A cura di Rita Cappiello 

E anche l’Ungheria ci regala, in maniera abbastanza inaspettata viste le caratteristiche della pista, una gara spettacolare, ricca di imprevisti, di scelte giuste e sbagliate, forse con meno corpo a corpo rispetto al Silverstone e Hockenheim, ma con un esito incerto quasi fino all’ultimo chilometro, cosa che non avveniva da un po’.  E’ Ricciardo a interrompere la serie di vittorie della Mercedes, ancora una volta, dopo il Canada, l’Australiano è sul gradino più alto del podio. Rivede il podio, che mancava dalla Cina, anche la Ferrari con Fernando Alonso, mentre sul terzo gradino è Lewis Hamilton, reduce da un’altra incredibile rimonta.

Top 

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Daniel Ricciardo festeggia la vittoria del Gp d’Ungheria

Daniel Ricciardo 

 

Meritatamente l’Australiano si prende il primo top di giornata. Dopo aver vinto in Canada, prima volta in carriera per lui, Daniel fa il bis in Ungheria, si è preso in pratica tutto ciò che ha lasciato per strada la Mercedes finora. La sua gara è stata perfetta, aiutata anche un po’ dalla fortuna in occasione della prima safety car e anche  dalla strategia del team, che a un certo punto poteva sembrare un po’ suicida e invece alla fine si è rivelata vincente. La Red Bull di Ricciardo è una delle poche monoposto a fare il pit anche durante la seconda safety car, quando mancavano troppi giri per poter pensare di arrivare al traguardo senza fermarsi più. Ma nonostante la necessità di un ulteriore pit, la sua Red Bull, ancora una volta su gomma soft, vola in pista e recupera riportandosi primo con due grandi sorpassi, il primo su Hamilton e il secondo su Alonso. Vittoria più che meritata.
Fernando Alonso e Ferrari 

Oggi finalmente possiamo inserire il team di Maranello nei top e con merito. In Ungheria si sono presi un bel rischio con la strategia, ma questa volta ha pagato, anche grazie a una super prestazione di Alonso, perché alla fine è stato lui a tenere in pista la sua monoposto per 30 giri circa con la gomma soft. E se un’eventuale vittoria sarebbe stata frutto di eventi fortunati, il secondo posto se lo è sudato e meritatamente conquistato Fernando. Negli ultimi giri le gomme sulla Ferrari dello Spagnolo erano finite, ma Alonso è stato bravo a mantenere in pista la vettura e, anche se ha perso la prima posizione dopo il sorpasso di Ricciardo, è riuscito a mantenere dietro la Mercedes di Hamilton. Se alla vigilia si poteva pensare al podio come obiettivo della Rossa, non era facile da immaginare che si potesse ottenere così tanto e nella maniera in cui tutto è arrivato. Certamente si va in vacanza con più fiducia a Maranello, oltre che con il terzo posto riconquistato nella classifica costruttori.

Hamilton 

Dopo la bellissima rimonta ad Hockenheim, in Ungheria Lewis Hamilton è chiamato a ripetere l’impresa, visto che al sabato gli son toccati ancora guai che lo hanno costretto a partire dalla pit-lane.  L’Hungaroring piace molto a Lewis, che su questa pista ha vinto già 4 volte, ma non è il miglior circuito per pensare di poter fare rimonte incredibili. Invece Hamilton ripete l’impresa, risale fino alla terza posizione e stavolta si piazza anche davanti alla Mercedes del compagno di squadra, suo diretto rivale nella lotta al titolo. E’ vero che gli eventi gli hanno dato una mano, ma la grinta, la costanza e l’aggressività le ha messe in pista lui, come sempre.

Kimi Raikkonen 

E’ giusto, a mio parere, dopo il gran premio di Ungheria, inserire anche Kimi nei top di giornata. La prestazione del Finlandese è stata un po’ oscurata dal podio ottenuto dal compagno di squadra, ma, come già scritto, l’Hungaroring non è la pista ideale per le rimonte e Raikkonen è partito sedicesimo ed è arrivato al traguardo sesto, piazzandosi anche davanti alla Red Bull di Vettel. Ci possiamo chiedere dove sarebbe potuto arrivare Kimi, se la sua qualifica non fosse stata distrutta da una strategia suicida del team.  

 

Flop 

E’ stato un gran premio talmente bello e tirato che è difficile individuare dei flop… Essendo stata una gara dove le strategie si sono rivelate fondamentali ai fini dei risultati finali, è tra i team che le hanno sbagliate che andremo a pescare i flop.

McLaren 

Forse nel team inglese si sperava così tanto nella pioggia, viste le potenzialità di Button sul bagnato, che si è finito per perdere ogni contatto con la realtà. Montare le gomme da bagnato durante il primo pit-stop, quando la pista andava velocemente asciugandosi giro dopo giro, è stata una scelta più che errata, che ha costretto le due monoposto a una gara anonima, che porta a un solo misero punto conquistato con la decima posizione di Button. E’ vero che bisogna agire e prendersi i propri rischi se si vuol ottenere più del pensabile, ma il rischio imponderabile non ti porta da nessuna parte e il team di Woking ha sprecato una bella occasione, soprattutto pensando al fatto che le due monoposto erano apparse abbastanza competitive in Ungheria. Forse avrebbero fatto meglio a tentare l’azzardo, se proprio dovevano, con una sola delle due vetture.

Williams, Vettel e chi ha scelto di montare le gomme medie. 

Non ha pagato, in Ungheria, la strategia di chi ha scelto di usare la mescola media, che già al venerdì e al sabato, aveva dimostrato di essere molto meno performante eispetto alla mescola più morbida. Prima fra queste ,a fare la scelta sbagliata, la Williams, che monta gomma bianca sulle monoposto di entrambi i piloti e, nonostante non se ne vedano i benefici in pista, il team Inglese persiste nella sua scelta anche al successivo pit-stop. Risultato Massa solo quinto, riesce a difendere la sua posizione dagli attacchi di Raikkonen solo grazie alla gran velocità della sua monoposto e Bottas ottavo nonostante la sua bella qualifica e la sua ottima partenza. Oggi la sorte non ha aiutato Valterri, ma neanche il suo team gli ha dato una mano. 

Vettel, anche lui, dopo la bella qualifica  del sabato, fa una gara invece abbastanza anonima. Sfortunato in occasione della prima safety car, viene ulteriormente penalizzato da un suo errore e dall’errore del team di montare sulla sua Red Bull, in maniera abbastanza inspiegabile, le gomme medie. 

Di certo l’aver montato le gomme soft avrebbe aiutato di più anche Hamilton, che , invece, con quelle medie riesce a riacciuffare Alonso, leader in quel momento della gara, ma poi non riesce a superarlo e deve arrendersi anche a un arrembante Ricciardo con le sue gomme fresche fresche e gialle. E’ giusto menzionare in questa occasione Hamilton, ma anche questa scelta non così azzeccata, potrebbe farlo rientrare nei flop di Ungheria, ovviamente. 

Force India 

Brutta delusione per il team di Vijay Mallya in Ungheria. I due piloti Force India prima si colpiscono tra loro e poi escono fuori in rapida successione. Prima Hulkenberg e poi Perez. 

Il Tedesco si è poi scusato col team per aver causato il contatto con la monoposto di Perez, cosa che poi gli è costata il ritiro visto la seguente perdita di controllo dovuta alla rottura del musetto e l’impatto contro le barriere. Da Nico ci si aspetta una maggiore continuità, dopo le belle gare che ci ha fatto vedere a inizio stagione. 

Perez ha invece fatto un errore molto banale, finendo sul cordolo scivoloso, perdendo poi il controllo e finendo a muro. Ma visto lo spettacolo e l’imprevedibilità che ci ha regalato l’ingresso in pista della safety car, forse possiamo guardare al suo errore con meno severità… Anche se il suo team non sarà certo d’accordo, in Ungheria parecchi punti sono stati lasciati per strada.
Qualche altra nota dalla gara di domenica 

E’ dal Gran Premio del Canada che assistiamo a gare sempre più emozionanti eppure il tema di quest’anno continua ad essere trovare un modo per rendere più attraente questa Formula 1. 

Ha detto bene Horner, questo discorso si sta facendo più noioso di quanto non possa essere diventato questo sport. Forse bisogna accettare i cambiamenti, godersi i bei ricordi, ma dare la possibilità a questa nuova Formula 1 di entrare nei cuori degli appassionati. Quello che sarebbe necessario fare è, invece, trovare un modo per avvicinare di più la gente a questo mondo che appare troppo chiuso e distante, ma la soluzione non possono essere di certo i banali artifici visti finora. 

All’Hungaroring  si è disputato l’ultimo gp prima della pausa estiva, ci si ritroverà in Belgio, sulla storica pista di Spa dal 24 agosto, speriamo con un altro avvincente capitolo di questa appassionante stagione.


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