A cura di Rita Cappiello
Niente sorprese, sulle strade del Principato di Monaco è sempre doppietta Mercedes, ma stavolta vince Nico Rosberg, bissando il successo già ottenuto qui la passata stagione. Più vicina la Red Bull, che negli ultimi giri riesce a insidiare la seconda posizione di Hamilton con Ricciardo.
Top
Nico Rosberg
Il podio del Gp di Monaco edizione 2014
Pochi piloti sono stati in grado di vincere più volte a Monaco e di aggiudicarsi più edizioni consecutive, ora Nico Rosberg è uno di questi. Dopo aver ottenuto la pole al sabato, anche se in maniera abbastanza discussa per la presunta volontarietà della sua uscita di pista al Mirabeau, che ha causato la bandiera gialla e penalizzato altri piloti tra cui Lewis Hamilton, il pilota tedesco si è aggiudicato la gara, dimostrando di amare e saper interpretare al meglio questo circuito. Una vittoria meritata per Nico, ottenuta con grinta e grande concentrazione, nonostante la pressione quasi costante alle sue spalle del compagno di squadra Lewis Hamilton, il quale alla fine si deve accontentare, suo malgrado, del secondo posto. Con questa vittoria Rosberg riconquista fiducia, oltre che la testa del Mondiale, e lo “scontro in famiglia” si fa di nuovo interessante e avvincente.
Daniel Ricciardo
Un inizio di stagione senza alcun dubbio al di sopra delle più ottimistiche aspettative quello di Ricciardo, che continua a confermarsi costante e aggressivo. Quello che la sua monoposto gli consente, lui lo ottiene e così è stato anche a Monte Carlo. Non una bella partenza la sua, ma rimane quella l’unico neo della sua prestazione perché poi, soprattutto dopo aver montato le gomme medie, va molto forte e a due giri dalla fine, la sua Red Bull è attaccata agli scarichi della Mercedes di Hamilton. Una Red Bull che continua a mostrarsi seconda forza in campo, anche se a Monaco si è trovata nuovamente a fare i conti con problemi di affidabilità sulla monoposto di Vettel.
Nico Hulkenberg e McLaren
Partito undicesimo, Hulkenberg è quinto alla bandiera a scacchi e già questa, sulle strade del Principato, è una bella impresa, ma il suo posto tra i top il tedesco se lo è guadagnato soprattutto per il sorpasso strepitoso alla McLaren di Magnussen, effettuato in un punto dove superare è davvero dura e cioè alla curva del Portiere, immediatamente prima dell’ingresso del tunnel.
Anche la McLaren merita una menzione tra i top, visto che, dopo parecchie gare completamente anonime, è riuscita nuovamente a conquistare la zona punti con entrambe le monoposto. In qualifica si è visto un ottimo Magnussen, mentre in gara ha prevalso l’esperienza di Button che alla fine è riuscito a conquistare la sesta posizione, pur essendo partito dodicesimo.
Jules Bianchi
E’ quasi d’obbligo inserirlo tra i top visto che, per la prima volta, il Francese porta la sua Marussia in zona punti, arrivando in nona posizione nonostante le penalizzazioni varie subite prima e durante la gara.
Flop
Toro Rosso
Grande delusione per il team di Faenza a Monte Carlo. Le due monoposto si erano dimostrate molto competitive nel week end monegasco, la zona punti sembrava nuovamente un obiettivo possibile, ma alla fine sono ricomparsi i soliti problemi di affidabilità che già più volte avevano rovinato la gara di Vergne in questa stagione. Inoltre la gara del Francese era già stata compromessa dal team, prima del suo ritiro, per un recidivo unsafe release durante il pit stop. Resta la nota positiva Kvyat. Il giovane Russo, pur non avendo mai girato a Monaco, ha fatto un ottima qualifica ed era in zona punti al momento del ritiro.
Chilton
Si sa in gara i contatti fanno parte del gioco, ma tamponare una monoposto da doppiato e in regime di safety car è davvero inammissibile. Ed è così che Max Chilton ha buttato all’aria la gara di Kimi Raikkonen.
Sutil-Gutierrez
Vedendo la gioia di Bianchi e del Team Marussia per la conquista dei loro primi storici punti, la Sauber deve mangiarsi le mani. Dopo i tanti ritiri, sulle strade del Principato si prospettava un’inattesa possibilità per i due piloti del team elvetico di raggiungere la zona punti. Possibilità che Sutil e, ancor di più, Gutierrez hanno sprecato commettendo due errori abbastanza banali. Bisogna tuttavia riconoscere al pilota tedesco di aver compiuto un paio di bei sorpassi, prima di commettere l’errore fatale all’uscita del tunnel.
Qualche altra nota dal gran premio di domenica
Kimi come sempre obiettivo e tempestivo nelle sue dichiarazioni
Senza mezzi termini, come suo solito, Kimi Raikkonen ha commentato la sua gara immediatamente dopo la bandiera a scacchi: “Il risultato fa schifo”. Certo, perché ritrovarsi senza un punto dopo aver lottato come un leone tutta la gara, brucia davvero…. Il Finlandese fa un’ottima partenza e si porta in quarta posizione, che diventa poi terza dopo il ritiro di Vettel. Difende con grande grinta, e con una Ferrari che sembrava abbastanza performante, il suo terzo posto fino al momento in cui Chilton, doppiato sulla sua Marussia, decide di tamponarlo in regime di safey car e di rovinare irrimediabilmente la sua gara. Il tentativo di rimonta si è infranto contro le barriere e nel contatto con Magnussen. Alla fine Kimi Raikkonen è rimasto immeritatamente fuori dalla zona punti, quando avrebbe potuto lottare con Ricciardo per il terzo gradino del podio.