Top
Lewis Hamilton
Hamilton, Bottas e Ricciardo sul podio di Silvestrone 2014
Dopo un’arrendevole qualifica del sabato, quando non ha creduto di poter fare quello che poi hanno fatto altri, dopo l’aria rassegnata con cui aveva ammesso ai microfoni “ non ci azzecco mai”, Lewis Hamilton ritorna ad essere il leone di sempre e con una gran gara, conquista la gara, suo gran premio di casa, e fa impazzire il folto e appassionato pubblico di Silverstone. La vetta della classifica piloti è oramai a un tiro di schioppo, solo 4 punti lo separano dal leader Nico Rosberg, rimasto comunque in testa, anche dopo il ritiro. Ma forse la cosa più importante per Lewis, dopo questo gp, è l’aver ritrovato la fiducia in se stesso, l’entusiasmo e la grinta che ultimamente sembravano un po’ smarrite.
La lotta in casa Mercedes rimane incerta e avvincente e questo anche grazie alla sorte. Sembra quasi una roulette russa, i guai colpiscono a turno (anche se finora bisogna dire che erano toccati solo ad Hamilton) i due piloti delle Frecce d’Argento. Forse i sette guanciali su cui fare sonni tranquilli stanno pian pano diminuendo per il team tedesco, ma, nonostante i guai che intaccano l’affidabilità, si potrebbe scommettere che tanti vorrebbero essere al loro posto.
Valterri Bottas
Neanche quella del Finlandese era stata una brillante qualifica, il team ha sbagliato la tempistica dell’uscita dai box e qualche goccia in più di pioggia è bastata a non ottenere un tempo utile per passare al Q2. Ma domenica Valterri si è ripreso tutto in gara e con gli interessi.
Una rimonta grintosa, iniziata già dalla partenza, lo porta a fine gara sul secondo gradino del podio, ottenendo il suo miglior risultato in carriera da quando è in Formula 1 ed confermando tutte le potenzialità di questo pilota, già intraviste in diverse occasioni.
Dopo un fine settimana iniziato male già dal venerdì e proseguito pure peggio al sabato con l’esclusione di entrambe le monoposto dal Q2, la Williams ottiene un ottimo risultato a Silverstone, regalando una bella soddisfazione a Sir Frank Williams e ai suoi tifosi in quello che, anche per questo team, è il gp di casa.
Il duello Alonso - Vettel e la rimonta dello Spagnolo
E’ stato quello che tutti gli appassionati di questo sport vorrebbero vedere spesso, un duello appassionante, lungo e combattuto a muso duro. Poco importa che fosse solo per la conquista della quinta posizione, Fernando Alonso e Sebastian Vettel hanno dato vita a qualcosa di spettacolare ed emozionante, qualcosa che da un bel po’ non si vedeva, che forse accentua la nostalgia del passato, ma che lascia anche intravedere la possibilità per questo sport, oggi così tanto criticato, di poter essere comunque appassionante ed emozionante, nonostante i soldi, le regole, Ecclestone, Tilke e compagnia bella.
Lasciando a parte il deprimente sottofondo dei team radio che ha accompagnato lo scontro da ambo le parti, lo spettacolo è valso di sicuro il costo del biglietto. Alla fine la spunta Vettel, che si prende il quinto posto, ma non si può non sottolineare la bella rimonta di Alonso, che, nonostante la partenza dalle retrovie e la penalità per essersi posizionato male sulla griglia di partenza, riesce a conquistare un isperato sesto posto e punti preziosi per salvare l’ennesimo week end da incubo per la Ferrari. Rimane un mistero l’andamento della monoposto di Maranello, competitiva al venerdì, pessima al sabato e intermittente alla domenica.
E’ stata veramente dura isolare soltanto tre top in quella che è stata una gara molto bella e ricca di spunti. Altri meriterebbero di trovarsi in questo elenco e anche se bisogna essere sintetici, non si può non citare il podio di Ricciardo e la domenica di Button.
Daniel Ricciardo, apparso in notevoli difficoltà nelle fasi iniziali del week end, grazie alla sua gara convincente, che oramai non è più una sorpresa, a una buona strategia del team e alla sua ottima gestione delle gomme, alla fine è sul terzo gradino del podio ancora una volta e ancora una volta è davanti al suo compagno di squadra, il Campione del mondo Sebastian Vettel…. E scusate se è poco! Poca spesa e buona resa, come ha ammesso anche Helmut Marko e la scelta su chi puntare non appare più così scontata come ad inizio di stagione per la Red Bull.
Peccato che il podio abbia solo tre gradini, perché domenica avrebbe meritato di occuparne uno anche Jenson Button, l’altro pilota di casa. L’Inglese ha portato la sua McLaren di nuovo in lotta per le prime posizioni; non è una scoperta che Jenson esprime al meglio le sue qualità in condizioni di umido-bagnato e già al sabato ottiene un’ottima qualifica. Poi fa una gara costante e senza sbavature con il suo casco rosa con il disegno del grande puffo e la scritta RIP Papa. Gesto con cui Button porta in pista il toccante ricordo del suo papà venuto a mancare poco prima dell’inizio di questa stagione. Tanto rosa anche tra il pubblico, tante persone hanno scelto di onorare il simpatico papà Button, sempre presente alle gare del figlio con la sua camicia rosa e il suo bicchiere di vino rosso. Persone come Jenson fanno bene allo sport.
Flop
Così come è stato difficile scegliere solo pochi top, lo è anche elencare i flop. Io non sono stata in grado di trovarne molti nello scorso week end. Tuttavia, dovendone individuare tre dico…
La partenza di Alonso
E per la prima volta lo stesso pilota compare, nello stesso pezzo, sia tra i top che tra i flop. Fernando Alonso ha commesso un errore abbastanza inspiegabile e grossolano, posizionandosi ben mezza monoposto oltre la sua postazione di partenza. Era impensabile che non venisse punito, e infatti, per questa distrazione, ha beccato uno stop and go di 5 secondi, senza il quale la sua rimonta sarebbe stata ancora più incredibile. Per questo motivo va tra i flop di giornata. Forse la spiegazione che possiamo trovare alla vicenda è l’incredibile voglia dello Spagnolo di rimediare alla disastrosa qualifica del sabato e a volte, si sa, fretta e foga risultano pessime consigliere e questo anche per un pilota esperto come Fernando.
Le qualifiche di Ferrari e Williams
E’ stato davvero un sabato da incubo per due delle Scuderie storiche della Formula 1. Ferrari e Williams fanno male i loro conti, valutano con la solita logica di una pista che migliora col passare dei minuti e nel computo non mettono l’incredibile variabilità del meteo che in quel momento alternava fasi di schiarita a nuovi scrosci di pioggia, che, seppure non così intensi, facevano la differenza tra ottenere un tempo utile e no. Trenta o quaranta secondi di ritardo nel lasciare i box hanno costretto tutte e quattro le monoposto dei due team a uscire nella prima fase della qualifica. Quanto successo in gara a Raikkonen e Massa fa capire chiaramente, semmai ce ne fosse ancora bisogno, cosa può significare partire dietro.
Sergio Perez in pista e fuori
Perez entra tra i flop su tutta la linea. La sua gara è stata opaca e deludente, vicissitudini a parte, e alla fine resta fuori anche dalla zona punti, piazzandosi undicesimo. Ma a prescindere da quelle che sono state le sue prestazioni in pista nel week end britannico, come donna, non posso che essere amareggiata per quelle che sono state le sue dichiarazioni su Susy Wolf. Durante un’intervista in cui gli è stato chiesto un parere sulla presenza della Wolf in pista nella prima sessione di libere del venerdì, il Messicano, molto infelicemente, risponde “starebbe meglio in cucina”, palesando scarsa sensibilità, ineducazione, maschilismo e anche poco cervello visto che chi lo sta intervistando è donna a sua volta. Sergio si rende conto di averla detta grossa e cerca di riparare dicendo di aver scherzato e di ammirare Susy Wolf, ma per scherzo o no, sinceramente trovo incredibile che nel 2014 ancora si sentano affermazioni del genere. Il possibile risentimento verso la Wolf per il fatto che si sia conquistata il sedile della Williams grazie alla posizione che occupa nel team non può trovare alcuna ragione fondata in un pilota come Perez che si è egli stesso avvantaggiato spesso della “dote” fornitagli dagli sponsor. A volte, prima di dar fiato alla bocca, bisognerebbe azionare il cervello, ma purtroppo non per tutto basta premere un pulsante sul volante. Sarà forse eccessivo il mio sfogo, prendetelo come solidarietà femminile.
Qualche altra nota dalla gara di domenica
Qualcuno disse che in Formula 1 fortuna e sfortuna non esistono. E questo è vero, quello che la sorte toglie, in genere poi la stessa sorte restituisce, pareggiando i conti. Ma questa logica non sembra così reale per Felipe Massa e Kimi Raikkonen
Il Brasiliano, nonostante in questa stagione si ritrovi una macchina molto performante, per un motivo o per l’altro spesso non arriva al traguardo e, quando ci arriva, non è nella posizione in cui probabilmente poteva essere. Chissà se alla fine il fatto di essere prima guida per contratto possa bastargli, nonostante tutto.
Per il Finlandese discorso un po’ diverso. Il feeling con la Rossa proprio non c’è, e chissà se arriverà mai in questa stagione, ma anche quando si intravede una luce, c’è sempre qualcosa che fa ripiombare il buio pesto. C’è da dire, però, che a Silverstone la stessa sfortuna che lo ha colpito facendolo finire fuori già dopo pochi metri dalla partenza, gli ha sorriso, facendolo uscire illeso dopo il violentissimo impatto che ha completamente distrutto la sua Ferrari. Solo un’escoriazione e qualche contusione per Kimi a gamba e caviglia sinistre e la presenza del Finlandese ai test infrasettimanali di Silverstone è in dubbio.
E come abbiamo già detto per il Canada e anche per l’Austria…. Lunga vita a Silverstone! Patria vera di questo sport e tappa del mondiale che regala sempre belle emozioni in pista e fuori.