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F1 la mia passione, intervista a Rita Cappiello

Creato il 20 agosto 2014 da Simo785

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Rita Cappiello sul circuito di Monza

Intervista a Rita Cappiello, grande appassionata di F1 e redattrice del barfrankie.com.
Un viaggio a 360° nel mondo della F1.

Come e quando è nata la tua passione per la Formula 1? 
La mia passione per questo sport è nata in maniera abbastanza casuale negli anni ottanta. E’ nata soprattutto per la mia voglia di condividere più tempo possibile col mio papà, che per motivi di lavoro era poco a casa, e quando c’era, bisognava approfittare per stare insieme, anche quando la domenica dopo pranzo si guardava il gran premio di turno. Anche se c’è da dire che già fin da piccolina avevo manifestato i primi sintomi di questa passione giocando spesso con macchine e macchinine e arrivando a chiedere un camion per regalo di compleanno a 4 anni con grande preoccupazione soprattutto di mia madre che mi vedeva crescere sempre più come un maschiaccio.  
Chi è stato il tuo primo idolo? 
Ho iniziato a seguire questo sport proprio negli anni di Senna, questo lo considero un privilegio assoluto, perché solo chi ha avuto la fortuna di vivere quei tempi e le sue gare può veramente capire chi e che cosa è stato ed è Ayrton, una stella che non tramonterà mai. Si può dire che se da mio padre ho avuto l’input per mettermi davanti alla tv e guardare le gare, è stato Ayrton Senna a far scattare la scintilla ed ha poi accesso la mia vera passione. Quando ricordo Ayrton ho sempre il sorriso sul viso, perché ancora ritornano alla mente, e non solo, le belle emozioni che è stato capace di regalarmi.  

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Rita Cappiello davanti al box di Mark Webber

Qual è stato il Gran Premio a cui sei più legata nei tuoi ricordi? 
E’ difficile individuarne uno in particolare, perché in tutti questi anni ce ne sono state molte di gare che mi hanno dato molte emozioni e che ricordo e, a volte, rivedo con piacere. Se ripenso ai primi tempi in cui ho iniziato a seguire i Gp, mi ricordo quello di Suzuka 1988 con Senna e Prost a giocarsi il titolo Mondiale. Dopo la pessima partenza di Ayrton sembravano svanire le possibilità di vedergli vincere il titolo già dopo questa gara, che poi era la penultima della stagione. Morale sotto le scarpe.  Invece poi è iniziata una rimonta che neanche in un sogno sembrava possibile, culminata poi nel sorpasso da brividi su Prost che ha portato Ayrton al successo. E lì ho iniziato a pensare che per quell’uomo nulla fosse impossibile, cosa che non ho pensato di molti… Anche se un certo Michael Schumacher poi mi ha fatto venire il dubbio che Senna non rimanesse un caso isolato.Non posso però non menzionare, venendo a tempi più recenti, la vittoria del Mondiale di Kimi Raikkonen nel 2007 con la Ferrari. La domenica di Interlagos 2007  mi sono messa davanti alla tv con qualche speranza un po’ timidella di vedere trionfare Kimi, che nel frattempo è diventato il mio nuovo idolo. Ero convinta che se c’era qualcuno che potesse farcela a togliere il titolo dalle mani di Hamilton quello era Raikkonen, però vederlo succedere è stato qualcosa di fantastico ed emozionante. Mi ricordo che tanta era l’adrenalina che avevo addosso dopo quel pomeriggio che la notte non riuscivo a prendere sonno. Bellissimo! Uno dei motivi per cui amo tanto questo sport.  

A poter inserire una regola, o variarne una esistente nel regolamento di questa stagione, cosa faresti? 
Io non sono tra coloro che gettano fango su questa nuova Formula 1. E’ vero il cambiamento c’è stato, è stato rivoluzionario, ma alla fine questo sport sta tornando a regalarci gare emozionanti, con bei duelli e  bei sorpassi. Come un po’ in tutti i campi, bisogna accettare il cambiamento come fatto necessario alla sopravvivenza, perché ciò che rimane uguale a se stesso nel tempo è destinato a finire.  Però ci sono alcune cose che abolirei in questa F1, ad esempio toglierei alcune limitazioni a cui faccio fatica a trovare un senso, come quella sul consumo di carburante, che secondo me inibisce le prestazioni ed è frustrante per i piloti. Toglierei artifici come il DRS, perché i sorpassi bisogna sudarseli in pista con abilità e coraggio e non schiacciando un bottone. Non piace neanche a me la storia dei punti doppi all’ultima gara, secondo me questa cosa falserebbe l’esito del Mondiale. L’ultima non è che una gara come tutte le altre e chi fino a quel momento si è sudato la vetta della classifica, deve poter continuare ad avere la possibilità di difendere la sua posizione e non veder crollare tutto per fattori che potrebbero anche non dipendere da lui. Non sempre dare una mano a chi è dietro vuol dire aumentare lo spettacolo, per me è una forzatura che non porta a nulla se non a eventuali discussioni e polemiche. 

 

Rosberg o Hamilton, chi la spunterà secondo te nella lotta per il titolo? 
Dopo le prime cinque gare della stagione avrei detto senza esitazioni Hamilton. Ma ora non so. Grande merito a Nico Rosberg per essere venuto fuori, e alla grande, da una situazione psicologica abbastanza avvilente. Vedere il compagno stargli davanti e trionfare per 4 gare consecutive e reagire nel modo in cui Nico ha reagito non è facile e non è da tutti. Devo confessare che io non me lo aspettavo. Ora come ora il Tedesco è favorito, soprattutto per la solidità mentale che sta dimostrando, oltre alla costanza in pista. La mia preferenza però, tra calcolo/lucidità e genio/sregolatezza, va per la seconda coppia e quindi spero nell’enorme grinta di Hamilton, che ci fa vedere sempre un bello spettacolo. Una cosa è certa, uno dei due ne uscirà con una cocente delusione e questa è l’unica cosa che mi dispiace di questa avvincente “lotta in famiglia”  

Secondo te torneremo a vedere a breve un pilota italiano alla guida di una monoposto di F1? 
Secondo me no, purtroppo. La situazione dei nostri piloti, a prescindere dalla presenza o meno di elementi di talento, è un po’ lo specchio della situazione del nostro Paese. E’ abbastanza avvilente, ma oggi in formula 1 trovi spazio solo se hai alle spalle uno sponsor solido che porti ingenti capitali e in Italia purtroppo mancano pure quelli.  E’ anche vero che negli ultimi anni non abbiamo visto nel panorama italiano talenti clamorosi, ma ci sono però dei ragazzi che meriterebbero un sedile più di alcuni che un sedile lo occupano già. Mi sarebbe piaciuto che a Davide Valsecchi, ad esempio,  fosse data una chance, perché penso che non avrebbe demeritato.  

Un tuo commento sul tema Sky/Rai Si può rispondere con un NO COMMENT a riguardo? 
Lo sport è di tutti ed è profondamente ingiusto che si debba pagare per poter assistere alle gare di Formula 1 così come ad altri eventi sportivi. Ma, fatta questa premessa, devo dire che la copertura e la qualità del servizio che offriva la Rai fino due anni fa era pessima, a dire poco. Anche se riguardo alla faziosità con cui vengono commentate le gare e non solo è cambiato poco, e questo lo trovo scandaloso, però  almeno Sky offre una copertura più completa nell’arco dell’intero week end di gara e finalmente è possibile seguire al meglio ogni fase… Per questo, e solo per questo, dico che per me è meglio adesso. Devo anche dire però che mi è capitato in passato di assistere a Gp all’estero, ad esempio in Spagna e ho rivalutato la nostra situazione, visti gli interminabili break pubblicitari che arrivavano nei momenti più assurdi. Mi piacerebbe poter confrontare oggi il servizio offerto dalle varie emittenti europee, per poter giudicare al meglio la nostra situazione.  


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