Jerez, 5 febbraio 2013 – Più che guardare il cronometro è stato più interessante quest’oggi osservare le novità tecniche introdotte dalle varie scuderie.
Alla luce del sole e senza riflettori e apparati scenici, le monoposto di F1 che prenderanno parte al via al mondiale 2013, sono apparse agli occhi degli appassionati ed agli obbiettivi dei moltissimi fotoreporter che aspettavano solo di potarle immortalare. Grazie a loro oggi abbiamo avuto la possibilità di osservare meglio alcuni dettagli tecnici.
Cominciamo dalla Ferrari: come di consueto durante i test, sono stati applicati moltissimi rilevatori di temperatura nella zona del retro-treno per poter studiare al meglio l’andamento dei gas di scarico in quelle zone. Per la prima volta si è potuto osservare il diffusore della nuova F138, durante la presentazione a Maranello infatti era stato coperto da un pannello. Nella [foto] potete vedere il diffusore della Ferrari che in realtà non è altro che l’ultima evoluzione del diffusore utilizzato nel 2012 (GP del Brasile) con l’aggiunta però di tre piccole alette verticali, appena sotto la sospensione posteriore allo scopo di indirizzare meglio i flussi d’aria verso in il diffusore. Sempre da questa [foto] è possibile vedere come la Ferrari F138 di Felipe Massa questa mattina sia stata equipaggiata del Monkey-seat, non presente il 1° febbraio alla presentazione.
La McLaren invece comincia male la sua stagione. A causa infatti di un problema tecnico alla pompa carburante, il team inglese ha compiuto solo 7 giri al mattino, per poi riuscire a riprendere la pista il pomeriggio. Già dal mattino però era stato notato un altro dettaglio tecnico che non era presente alla presentazione della vettura a Woking. In questa [foto] è evidente il triplo turning vane, sotto il muso della monoposto, particolare intravisto solo ad Idiada durante il test aerodinamico.
La Lotus è quella invece che ha stupito più di tutti. Come vi avevamo già segnalato in un [precedente articolo] la nuova Lotus E21, sembra perlomeno già dotata del nuovo dispositivo DRD (Drag Reduce Device). In questa [foto] che confronta le differenze in una vista frontale della monoposto 2012 con quella 2013, è facilissimo riconoscere i particolari che potrebbero costituire il DRD. Ai lati dell’air-scoop (sopra la testa del pilota) sono comparsi due particolari rigonfiamenti, mentre sotto gli specchietti retrovisori, destro e sinistro, sono apparse due appendici aerodinamiche orizzontali. Qui un’altra [foto] che mostra in dettaglio la zona dell’air scoop. Resta il dubbio di capire se efettivamente si tratta di due prese d’aria ancora tappate, oppure se il passaggio dell’aria deve avvenire tra le fessure che sono presenti tra l’air scoop e le due protuberanze.
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