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Fabio,alessandro e cataldo uniti gridando “taranto libera”.

Creato il 17 dicembre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Nella battaglia ambientalista tarantina,mi vengono alla mente tre figure.

Una e’ quella di Fabio Matacchiera,gia’ ideatore dell’associazione Caretta Caretta,che da anni si batte per la giustizia ambientalista e per i danni che la grande industria reca al territorio nostrano.

Innumerevoli denunce,video inchieste e comparse in trasmissioni locali e nazionali,lo hanno reso volto noto a noi tutti e con lui abbiamo capito termini come diossina,benzoapirene e altri.

Fabio rappresenta quella parte ambientalista senza ni e senza ma,chiusura e bonifica del territorio.Vi linko un suo video,molto diffuso in rete e anche sui tg nazionali.

https://www.youtube.com/watch?v=epVdHxKYjpA

Altra figura importante nel panorama locale tarantino e’ quella del professor Alessandro Marescotti.

Impegnato con Peacelink,Alessandro e’ per noi tarantini l’ambientalista che ci guida scientificamente e legislalmente nelle tematiche legate all’ambiente,con documenti e prove redatti anche da organi sanitari mondiali.

E’ un po’ il professore che tutti vorremmo,attento ai giovani e al loro futuro.

Insieme a Angelo Bonelli e’ stato candidato alle ultime elezioni comunali e ha seguito la campagna elettorale della Lista Bonelli appunto.

Ultima figura che e’ entrata prorompente nel panorama locale e’ quella di Cataldo Ranieri,il Masaniello del tre ruote Ape car.

Si quel tre ruote che fermo’ il comizio dei tre sindacati in piazza della Vittoria e che creo’ il primo grande buco tra azienda e sindacati stessi.

ECCO IL VIDEO:

https://www.youtube.com/watch?v=bqPsV3NCLtU

Ranieri con la creazione del Comitato Cittadini e lavoratori liberi pensanti contribuisce con la partecipazione anche sui social network ad amalgamare le anime della citta’,rendendole attive e partecipi alle proteste in favore del diritto al lavoro e alla salute di tutti i cittadini.

Ranieri e’ forse quella figura che ci mancava,quell’anima trascinatrice che rappresenta la parte operaia/cittadina che si unisce e che porta la denuncia in piazza dall’alto della sua esperienza diretta all’interno del siderurgico.

Ranieri mette in rete atti e verbali sanciti da patti  sindacali e aziendali,patti che rappresentano taciti accordi e che spesso vengono accettati dalla classe operaia.

Lui,Cataldo,smaschera e mette in piazza nomi e cognomi di chi sbaglia.

Adesso dopo la manifestazione di Taranto di sabato scorso,da questi tre nomi e dai loro movimenti,dovremo per forza di cose attenderci una guida,un percorso unitario.

Se e’ stato sancito un progetto della citta’,cioe’ quella di non appartenere ne alla politica ne alle istituzioni nazionali,bisogna ricercare la figura su cui poggiare,quella che ci possa rappresentare.

E’ la logica conseguenza dei movimenti,quelli che come Solidarnosc ebbero in Lech Walesa l’uomo della rinascita della Polonia e del suo diritto ad avere nel popolo il suo futuro.

Il nostro futuro non e’ contro un dittatore,ma contro chi non ci riconosce,chi in noi ci vede solo carne da macello da offrire alla grande fabbrica per fini politici ed economici.

Fabio,Alessandro,Cataldo uniti si vince,uniti si puo’ gridando TARANTO LIBERA TARANTO LIBERA.



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