Nero su bianco. Dopo mesi di appelli e sollecitazioni. Dopo che per lui sono scesi in campo parecchi volti noti, come Adriano Celentano, che sul suo blog ha pubblicato una lettera aperta al Quirinale. Ora è ufficiale: Fabrizio Corona ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un documento dove l'inchiostro si tinge dei colori della speranza. Firmato dall'ex re dei paparazzi e dai suoi due legali, Ivano Chiesa e Ignazio La Russa. Una domanda di clemenza parziale, che potrebbe scrivere un nuovo capitolo della storia giudiziaria di Corona, rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Opera con un cumulo di condanne a 14 anni e 2 mesi, poi ridotti a 9 anni e 8 mesi, per diversi reati. "Speriamo che il capo dello Stato appiani un'ingiustizia che tutti hanno compreso", spiega l'avvocato Chiesa.
La richiesta di grazia si limita alla rimozione dei cinque anni dati a Corona per l'estorsione aggravata ai danni dell'ex attaccante della Juventus, David Trezeguet, sorpreso con una donna che non era la moglie. Quelle immagini, rivendute al calciatore, sono diventate l'origine della condanna più pesante: "i giudici di Torino hanno riconosciuto raggravante perché, all'appuntamento con il calciatore, Corona si presentò con il suo autista: per la giustizia, un complice", prosegue l'avvocato. "Si è creato così un reato ostativo, che non permette di avere i benefìci alternativi al carcere. Alla stregua di un mafioso, un pericoloso criminale, un narcotrafficante". In caso di grazia parziale, la situazione cambierebbe. Dai 9 anni e 8 mesi che l'ex fotografo sta scontando se ne sottrarrebbero 5: il risultato è 4 anni e 8 mesi. "Di questi 2 Fabrizio li ha già trascorsi in cella e quindi rimangono 2 anni e 8 mesi, quanto basta per chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali", dice Chiesa. "Un percorso che, peraltro, ha già ottenuto il parere favorevole degli operatori interni al carcere". I tempi per conoscere la decisione del Quirinale non dovrebbero essere lunghi, dai due ai quattro mesi. In primis sarà il magistrato di sorveglianza a valutare il comportamento dell'ex re dei paparazzi, la sua posizione giuridica e il comportamento dietro le sbarre. Il fascicolo verrà trasmesso al ministro della giustizia, Andrea Orlando, poi l'ultima parola spetterà al presidente della Repubblica. "Fabrizio sta male, è preoccupato e sofferente. Ha bisogno di un percorso terapeutico", spiega il suo difensore, mentre sua mamma, Gabriella, affida a Gente poche parole: "Sono piena di speranza. Confido nella generosità e nella comprensione del capo dello Stato. Non mi faccia dire di più. Ho il cuore in subbuglio". Il cuore di chi lotta per il figlio. Senza tregua.