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Fabrizio De André, fra parole e musica

Creato il 03 aprile 2012 da Fabry2010

Pubblicato da lapoesiaelospirito su aprile 3, 2012

Fabrizio De André, fra parole e musica

La bibliografia su Fabrizio De André (1940-1999) inizia ad arricchirsi in maniera quasi abnorme, dal punto di vista quantivativo, solo dopo la morte del grande cantautore ligure: da allora a oggi (e passano esattamente tredici anni) i volumi sull’arte del folksinger di scuola genovese si specializzano anche nel descrivere o analizzare momenti particolarissimi, riguardanti soprattutto gli aspetti della vita pubblica e privata e quelli legati al contenuto delle canzoni. In mezzo a tante belle biografie e a ottimi esempi di disamine critiche sulle ascendenze letterarie, religiose, ideologiche del geniale Faber, mancava un libro come questo, opera congiunta di un dottorando in musicologia e di una ricercatrice in studi italianistici. I due si sono per così dire suddivisi le parti: al primo l’esegesi dei testi lirici, alla seconda la lettura al pentagramma delle note che accompagnano brani memorabili (centotrenta in tutto quelli ufficiali, ossia pubblicati su disco in vita con approvazione dell’Autore). Il libro però è solo una sintesi, ovvero un buon manuale di come dovrebbe essere trattata l’opera omnia di un cantautore: e non a caso inaugura assieme ai volumi su Bob Dylan e Paolo Conte la sottocollana “La canzone d’autore fra musica e poesia” diretta da Stefano La Via nell’ambito dei celebri Quality Paperbacks dell’editore romano. Insomma Fabrizio De André. Cantastorie fra parole e musica mostra come va fatto un libro con pretese anche didattiche per la conoscenza e lo studio di un fenomeno, quello dei cantautori, dove il linguaggio verbale-poetico e quello sonoro-musicale non vanno mai disgiunti. E infatti il libro precede con un attento esame della produzione per album in senso cronologico, soffermandosi dapprima sui valori generali di ogni LP (e CD) e poi sulle singole canzoni sotto l’aspetto tematico; quindi continua con l’approfondimento delle parti musicali, di cui discetta su un brano (da Carlo Martello a Disamistade) per ogni 33 giri, facendone un’autentica lettura musicologica. Ne viene fuori, alla fine, un lavoro complesso, ma piacevole, proprio com’è l’Arte con la A maiuscola di quello che forse resterà per sempre il maggiore di tutti i cantautori italiani.

Claudio Cosi, Federica Ivaldi, Fabrizio De André. Cantastorie fra parole e musica, Carocci, Roma, pagine 215, euro 18,50.


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