“Un Giorno anche la guerra s’inchinerà al suono di una chitarra”, con queste parole Jim Morrison dona alla chitarra, e al rock in se, un senso “universale” di pace. La musica come mezzo di unione tra i popoli e come modo di “liberazione” dal dolore. Tante filosofie, tante leggende su questo genere. Si narrano storie di misteri, di enigmi, trasgressioni e momenti oscuri. Il Rock ha una storia contorta e piena di digressioni. Rock non è semplicemente una canzone in cui tra l’ultimo ritornello e la conclusione si scatena un assolo di chitarra che fa pulsare il sangue nelle nostre vene e ci da adrenalina e voglia di evasione, rock non è droga e sesso, non è spaccare un palcoscenico e distruggere gli strumenti. Il Rock è in noi, sempre, ci accompagna e ci distingue in ogni azione, in ogni movimento. Il rock è un vero stile di vita, e, data la condizione attuale della società odierna, rock è colui che, esprimendo virtù e passione, riesce, con originalità, a distinguersi dalla massa, ormai piena di luoghi comuni e trasgressioni che danno l’illusione della diversità in un mondo di uguali. Scrivo questo articolo per parlarvi del Fabrock, che nella scena attuale della musica italiana rappresenta un momento poco commerciale e di nicchia, che si discosta dalle mode e dalle “passioni” della musica odierna, facendo riscoprire al pubblico l’essenza della musica Rock, nel suo essere. Il Fabrock è un evento Rock memorial, dedicato a Fabrizio Puzzo, un giovane chitarrista prematuramente scomparso nel gennaio del 2006 all’età di 17 anni, in un paesino al sud dello stivale, Roggiano Gravina (Cs). Fabrizio, nella sua breve seppur intensa vita ha insegnato tanto a tutti i giovani che gli stavano vicino; ha espresso ed estrinsecato i valori dello sport, della famiglia, dell’amicizia, dello studio e della musica, valori che oggi, stanno purtroppo scemando, forse per moda, o per ostentazione dei protagonisti attuali, che probabilmente ci danno esempi discutibili. Fabrizio era una giovane promessa della chitarra rock, un piccolo guitar hero, un portento che, tramite la sua indimenticabile Gibson Les Paul nera, comunicava emozioni e intratteneva il pubblico con adrenalina e rock’n’roll.
Si è formato un con il tempo un comitato di 5 ragazzi, che stanno adoperandosi per istituire una fondazione, intenti alla realizzazione di un evento che mantenesse vivo il ricordo del caro amico! Nulla di meglio per esprimere il nostro grazie nei suoi confronti che un concerto Rock, ovvero la musica da lui preferita! Vorrei sottolineare però che l’evento non ha lo scopo di ricordare con tristezza e malinconia la persona di Fabrizio, ma offrire al pubblico la possibilità di un tuffo nel passato, in cui tra i vari Jimi Hendrix, Black Sabbath, Guns’n’Roses, Led Zeppelin e Deep Purple, si è creata la storia della musica Rock.
Il palco del FabRock ha ospitato nella prima edizione i Bad Swan e gli ytsejam Kr (cover band ufficiale italiana dei Dream Theather) . Crescendo nel secondo anno con gli Electric Floor, i Miss Fraulein e il grande Tolo Marton, unico vincitore italiano del premio Jimi Hendrix di Seattle, chitarrista e collaboratore di Ian Paice (batterista dei Deep Purple) nonché chitarrista del mitico gruppo progressive italiano “Le Orme”. Il terzo anno il Fabrock ha offerto tra le varie esibizioni le performance dei Dissidio, dei Waines e del mitico Riky Portera, fondatore degli “Stadio” e da sempre chitarrista dell’immenso Lucio Dalla.
Quest’anno l’evento si svolgerà sabato 11 Agosto nella cittadina di Roggiano Gravina (Cs) ed ospiterà come guitar Hero, Mario Schilirò: uno dei chitarristi che meglio rappresenta l’Italia tra i musicisti del mondo, sensibile e dalla grande personalità, cultore del suono della chitarra, e non ultimo, dotato di spiccate qualità umane. In quasi quarant’anni di carriera ha affiancato i più grandi artisti italiani, mettendo a loro disposizione uno stile personale unito ad un gusto musicale sopraffino. Da anni alla corte di Zucchero Fornaciari, ha condiviso il palco nei tour mondiali con artisti di indiscusso successo.
Anche quest’anno il Fabrock sarà una serata piena di colpi di scena ed emozioni, che darà luce e lustro al Rock, genere sempre più dimenticato e messo da parte per le ragioni delle politiche commerciali ed economiche. La serata ci trasporterà a milioni di anni luce dalle terra, sarà un viaggio fantastico!
Finisce qui il mio viaggio per “the Freak” nel Fabrock. Una realtà bella e piena di entusiasmo, un piccolo raggio di che brilla di luce propria e brillerà ancora per tanto tempo. La speranza è quella di far crescere questo evento per trasmettere i valori della musica tramite i suoi protagonisti, ricordare Fabrizio e risvegliare il fuoco del rock negli animi di chi partecipa; con la consapevolezza che il mondo offre tante possibilità ma anche molti problemi. Stay Hungry, stay foolish….e che il rock’n’roll sia con voi e vi assista sempre!
Di Pasqualino Marsico
Sito Internet: www.fabrock.it