A differenza del turno di controllo precedente, questa volta sono riuscita a fare tutto in pochi giorni, analisi del sangue, ecografia, visita specialistica in meno di una settimana. Lode al sistema sanitario, naturalmente quello privato, mica le Asl campane, vogliamo scherzare? Avrei avuto voglia di morire in quel caso
Il risultato è che almeno per i prossimi 3 mesi entro ufficialmente nella fantastica comitiva dei malati cronici, di quelli che ogni mattina devono prendere la pasticca e poi aspettare per fare colazione almeno mezz'ora per fare in modo che venga assorbito tutto il farmaco.
Quando nel bel mezzo della visita mi ha chiesto - Ma diabete in famiglia? - ho tremato. Una malattia dove devo infilarmi un ago ogni giorno non è esattamente la malattia per me
. Per fortuna era solo una sua curiosità perversa, forse per vagliare l'ipotesi che ci siano altre malattie metaboliche in famiglia...Non tutto il male viene per nuocere, comunque. L'accelerata farmacologica che mi tocca ogni mattina potrebbe darmi anche una mano a perdere peso e magari farmi sentire un po' più energica...
Mantra con cui fare amicizia: <<E' una malattia cronica che non si cura. Ma si curano gli effetti>>. Almeno quelli