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Facciamo il punto sulle full skirt

Da Lazitellaacida
Trovarle non è stato facile, pareva che solo Rochas, l'Ulyana Sergeenko e Tibi le avessero messe in produzione al posto delle solite pencil, dei soliti pantaloni e delle solite gonne maxi. E se l'anno scorso ci stavo per credere, con la diffusione della lunghezza midi (prevalentemente sulle gonne), arrivata la primavera era solo una landa desolata di shorts, skorts, sgorbs e poco altro (e sapete benissimo che al pantaloncino origami di Zara ho ceduto pure io come altre migliaia di donne nel mondo). Ho addirittura mobilitato Mia Madre, sarta fatta e finita del calibro di Miuccia Prada, stampato decine e decine di foto (quelle di Tibi prevalentemente), ho messo a soqquadro l'UNICO negozio di tessuti del paesello ma NIENTE. Niente di niente di nulla che non sia niente. Questo dannato FAILLE che cercavo io LO FANNO SOLO IN SUDAFRICA, NON LO SO. Cercavo un tessuto che avesse una consistenza rigida, che mantenesse la forma, volevo una gonna che non fosse una cosa timida: siamo a Milano e lavoro nella moda le mise che vedo tra i miei colleghi vanno dall'abito da sera alle 9 di mattina fino allo squatter dello zoo di Berlino, potenzialmente potrei venire in pigiama e nessuno dovrebbe poter dire nulla. Poi succede che qualche settimana fa, mentre camminavo per il centro dopo aver comprato un costume da & Other Stories ed essermi promessa che NO, BASTA, NON MI SERVE ALTRO PER DIO, passo davanti alla vetrina di Max & Co. e succede quello che accade quando vedo un cucciolo di Cavalier King Charles per strada: trattengo il respiro meravigliata e poi mi sciolgo in un mare di CUTENESS urlando DIO MIO DIO MIO LA VOGLIO! Sono legata a Max & Co. da un profondo contenzioso di qualche anno fa, quando in un negozio di Udine cercai di far notare alla commessa che me l'aveva venduta che la borsa aveva qualche difetto alle zip perché dopo qualche mese di utilizzo si era già staccata dal pellame. Lei non la prese bene e finimmo in un catfight che ancora la gente si ricorda, visto che poi mi sono rivolta direttamente all'azienda di Reggio Emilia per il mio. fottuto. reso. Da quella volta mi ero giurata di non comprare più nulla di Max&Co. visto che la cortesia del personale di vendita non è una caratteristica prioritaria, ma DAVANTI A QUELLA GONNA (e ad un relativo display di tutto rispetto, era abbinata ad una felpa con applicazioni di brillantini e dei sandali in suede) tutte le mie convinzioni morali, tutte le mie rimostranze da consumatrice ferita, tutti i miei buoni propositi sul rispAHAHAHAHAHAH sono andati perduti.

Sono entrata e famelica come una zanzara tigre sui Navigli all'ora dell'aperitivo, mi sono scagliata diretta sul reparto dei Nuovi Arrivi, perché certo, a noi ci fa schifo comprare le cose in saldo, non sia mai. [Non prima di lanciare uno sguardo però alle carrellate di abiti fru fru e gnè gnè appesi pronti per i saldi che mi sono chiesta “dovremmo girare una puntata di Cazzomimetto Matrimoni” direttamente qua]. Insomma alla commessa non pareva vero di avere una polla che comprasse già l'AI a fine giugno. Provo la gonna e mi sta così bene che comincio a pensare che il nostro incontro sia stato voluto dal destino. Ma certo, era destino che ti incontrassi Gonna Del Mio Cuore. E poi BLU. Con mille tonalità di BLU, che ci stanno bene con il top che mi sta facendo la mamma. Nonostante abbia 30 anni e sia economicamente autosufficiente da almeno 5, quando sto per comprare qualcosa che superi i 150 € chiedo sempre l'approvazione materna (la gonna costa 149 € quini non è sempre vero). E' più forte di me, è che come se dovessi sentirmi autorizzata a spendere QUEI soldi per QUELLA gonna. E così, dopo averla descritta (“mamma mamma ha la vita ripresa con il canittè, è fatta solo di due strati, una fodera sotto e un velo tipo cangiante stampato sopra […] no, spetta che guardo[..] mmmh sì è tutta sintetica ma cosa ci vuoi fare ormai NESSUNO USA LA SETA ORMAI”) ricevo l'approvazione papale e posso comprarla [per la cronaca: sì da Max & Co hanno un chiaro problema con le zip in genere perché nemmeno questa scorre benissimo, qualcuno a quelli di Reggio Emilia glielo dovrebbe dire di cambiare FORNITORE DI ZIP]. Facciamo il punto sulle full skirt

E niente adesso ho questa gonna, dei discretissimi sandali glitter, il top a sottoveste blu e tra meno di 2 settimane il matrimonio più FASHION dell'estate, la mia amica parru mi ha spiegato anche come farmi l'acconciatura (le ho fatto un video, se non riesco sono proprio scema) e quindi perché poi prenderne un'altra? NON LO SOOOOOOOOOOOOOO

La gonna era lì, appesa nel mezzo dei saldi di Miu Miu, la gonna di cui avevo parlato GIA' A DICEMBRE, una gonna in faille (di nylon che è meglio di quello di seta perché è più rigido), una gonna che potrebbe essere anche per tutti i giorni, anche al giorno del mio compleanno (ormai IMMINENTE visto che mancano meno di 2 mesi) e si sa che si pensa con un certo anticipo a cosa indossare nel malaugurato giorno in cui si compiono TREEEEEENTAAAAHNNNI. Dopo aver fatto gli occhioni da cane bastonato al mio fidanzato lui acconsente a pagarne metà (sì sì mi ama tantissimo LO SO) (è vero, gira che ti rigira io ho sempre bisogno dell'approvazione di qualcuno) finisce che HO UN'ALTRA FULL SKIRT.

Facciamo il punto sulle full skirt
Voi chiedete e io rispondo, e adesso vi è venuta la fregola della full skirt a TUTTE quindi dove trovarle, come, quando e perché. Partiamo dal presupposto che se conoscete una sarta e avete trovato il giusto tessuto FATEVELA FARE. Se come me venite da un paesello e nel relativo negozio di tessuti trovate solo della seta che urla OTTANTENNE rassegnatevi a comprarla. Ho preparato dei look che sono pronti per essere criticati come troppo posh, troppo fashion, troppo snob e troppo madovecazzovaivestitacosìmavava. Poco importa, io e quel poco che so fare su Picasa siamo felicissimi di essere riusciti a produrli almeno fino a quando quel disgraziato patuffolo del mio fidanzato non si deciderà ad insegnarmi ad usare Photoshop e allora dopo sarà solo GIRA LA MODA. LOOK 1_PER L'HIPSTER CHE NON MUORE MAI


Facciamo il punto sulle full skirt
Camicia - Topshop Borsa Secchiello - Topshop Occhiali da sole - Asos Collana - Topshop Cartella - Topshop Sandali flat - Sam Edelman Gonna - Topshop
LOOK_2 PER QUELLA CHE AMA SDRAMMATIZZARE

Facciamo il punto sulle full skirt
Giacca Militare -Topshop T-shirt grigia - Zoe Karssen Clutch - DVF Decolletè - Miss KG Gonna - Topshop Rossetto - Bourjois Collana - J. Crew 


LOOK 3_PER QUELLA CHE DECISAMENTE SE LA TIRA TROPPO

Facciamo il punto sulle full skirt
Top - Tibi oppure Topshop Collana - Crea Collana con pendente - Asos Rossetto - Ilia Borsa con catena - Asos Sandalo - Asos Gonna - Tibi
Infine, una piccola selezione di gonne [TUTTE QUELLE CHE HO TROVATO IN RETE] tra le quali scegliere (ci sono anche gonne midi, simili alle full per lunghezza ma non per consistenza, io le trovo stupende).



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