Secondo quanto riporta la Bbc Facebook si è scusata per aver pubblicato – in una pubblicità di un sito per incontri – le foto della una ragazza canadese che si è tolta la vita mesi fa dopo essere stata stuprata e perseguitata dai suoi coetanei.
Rehtaeh Parsons, 15 anni, è stata violentata da quattro coetanei quando aveva 15 anni, durante una festa. In seguito la ragazza ha dovuto sopportare l’umiliazione di vedere le foto di quei tragici momenti pubblicate su Facebook e nella scuola da lei frequentata. Alla fine, due anni dopo, Rehtaeh si è impiccata nel bagno della casa dei suoi genitori a Halifax. Due diciottenni sono stati arrestati con l’accusa di essere in qualche modo coinvolti con la diffusione delle foto della violenza.
Questa tragedia ha un nuovo epilogo sul web, in un annuncio pubblicitario che invita a iscriversi ad un sito di chat si legge “Trova il tuo amore in Canada”. Sotto la scritta c’è la foto di Rehtaeh. A scoprirlo è stato il papà della giovane.
Un portavoce ha comunicato che l’annuncio costituiva una “grave violazione” delle politiche della società ed è stato rimosso: “Questa è una grave violazione delle nostre norme pubblicitarie e abbiamo rimosso l’annuncio e cancellato definitivamente conto dell’inserzionista. Ci scusiamo per ogni danno arrecato”.