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Fahrenheit 451 : "Ogni uomo è un' opera letteraria"

Creato il 04 dicembre 2014 da Lucia Savoia
Fahrenheit Nel 1966 ,ispirato dal romanzo di Ray Bradbury, François Truffaut immagina e mette in scena,nel suo primo film a colori, un futuro lontano e fantascientifico in Fahrenheit 451.
In una società completamente dominata dai mass media vive Montag ,un pompiere della squadra speciale,quasi promosso ufficiale.La sua vita scorre tranquilla,un buon lavoro e una moglie ipnotizzata dal grande schermo televisivo,componente di una "famiglia"mediatica assuefatta ad alcune pillole dall'incomprensibile effetto.Montag non è un pompiere come quelli che conosciamo oggi,egli ha un compito speciale:bruciare i libri.I pompieri infatti nell'era di Fahrenheit non spengono incendi ma bruciano qualsiasi tipo di opera editoriale ritenuta sovversiva,in una società in cui il potere mediatico tende a plasmare e rendere inetti .
Fahrenheit "Il Lunedì bruciamo Lucrezio,il martedì Moliere,il mercoledì Machiavelli,il giovedì Goldoni,il venerdì Voltaire,il sabato Sartre e la domenica Dante"
Sebbene le precauzioni del governo siano molte,non basta proibire di leggere per far in modo che si smetta di farlo.I libri sono come una droga,aprono la mente,rendono audaci,intelligenti hanno la capacità di far ragionare.Vengono nascosti ovunque,nel televisore,nel frigorifero,nel tostapane, in oggetti cilindrici,nelle scatole di cioccolatini.Nonostante il suo lavoro Montag è diverso dagli altri,riesce a comprendere ben presto che qualcosa sta rendendo il mondo indifferente,negli occhi degli uomini e delle donne in metropolitana riscontra la mancanza di contatto ed emotività,qualcosa sta rendendo le persone distaccate,infelici.Ad aumentare i suoi dubbi, le sue riflessioni ed anche la sua curiosità, sarà la conoscenza di una vicina di casa .
"- Perché lei brucia i libri?- È un lavoro come gli altri- A lei non piacciono i libri?- I libri sono soltanto un mucchio di spazzatura non servono a niente - Allora perché c'è chi li legge malgrado sia tanto pericoloso?- Proprio perché è una cosa proibita- E perché è proibita?- Perché rende infelice l'umanità- Lei ne è proprio convinto?"
Fahrenheit Montag nasconderà ben presto, a casa sua, un libro:"David Copperfield" di Charles Dickens.La voglia di capire e l'inquietudine per la distruzione di ciò che credeva reale,aumenterà nel momento in cui una donna si lascerà bruciare nei suoi libri,un'intera biblioteca tra cui spiccano grandi classici,autobiografie,testi di filosofia.Il sogno di ogni lettore.Di grande importanza, per capire le motivazione dell'avversione nei confronti delle opere a stampa,sono le parole del capo dei pompieri :


" [...] Questo deve essere molto profondo:"L' etica di Aristotele" naturalmente chiunque lo legga deve credere di essere superiore a chi non lo ha mai letto,e questo non è bene Montag, noi dobbiamo essere tutti uguali,l'unico modo per essere felici è di sentirci tutti uguali.Quindi,noi li bruciamo."

Non basteranno di certo a far ricredere Montag che comincerà a leggere sempre più vigorosamente e ,soprattutto, a pensare.Tutto ciò porterà alla fine della sua carriera, la denuncia da parte della moglie e la fuga in un modo differente.Un mondo in cui decine e decine di persone attraverso la memoria mantengono vivi i libri, e fanno in modo che nulla venga perso o dimenticato.Di uomo in uomo l'essere viene messo da parte e chiunque diventa qualcosa di più grande.Una vera e propria opera letteraria.Fahrenheit "Qui siamo soltanto circa una cinquantina ma ce ne sono molti altri sparsi qua intorno,sono vagabondi esteriormente ma dentro sono biblioteche.Non è stato un piano preordinato,capitò per caso che un uomo qua e uno là cominciassero ad amare qualche libro e per paura di perderlo lo imparò a memoria,noi siamo una minoranza di indesiderabili che gridano nel deserto, ma non sarà sempre così un giorno verremo chiamati uno alla volta a recitare ciò che sappiamo e i libri verranno stampati di nuovo"
Sebbene la grande varietà di libri citati e mostrati in quest'opera avrebbe potuto dare spunto per molti collegamenti, ho pensato che l'opera stessa fosse degna di un articolo.
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