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Fai bei sogni

Da Counselor @empaticalista

fai bei sogni gramellini Fai bei sogniFai bei sogni è la storia di un segreto celato in una busta per quarant’anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. “Fai bei sogni” è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. “Fai bei sogni” è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l’inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell’amore e di un’esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

La resilienza, il Belfagor della rimozione, la verità ed il momento per dirla, il potere catartico e curativo della scrittura, la compassione ed il perdono: tutto in un solo libro, tra una lacrima ed un sorriso. Nulla vale per comprendere l’Uomo come l’ascolto di una vita vissuta, profondamente ed umanamente espressa, mentre si pone quelle domande esistenziali che ci accomunano tutti e da cui spesso, troppo spesso, fuggiamo. L’ho letto quando era uscito dalle stampe da appena un giorno, come quei doni che s’attendono non sai quando e non sai come, ma che prima o poi vedono la luce. Altro non sono che quella voce che risuona in ognuno di noi, come un canto di cui conosciamo la melodia ma non le parole, ma che sappiamo esistere. Da qualche parte, per bocca di qualcuno, che ha il talento e la forza per condividerle.

Qui la videointervista andata in onda a “Che tempo che fa” il 4 marzo.


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