Fai bei sogni // Book review

Creato il 22 ottobre 2013 da Silviaraffa

Non toccavo questo libro da mesi. L’avevo acquistato lo scorso marzo, dopo averne vista la presentazione alla trasmissione “Che tempo che fa” da parte dello stesso autore, Massimo Gramellini. Dopo averne letto una trentina di pagine, però, l’ho messo da parte, non perché non mi piacesse, tutt’altro: la lettura, malgrado il tema, è piacevole e scorrevole. È il tema il punto dolente. Mi tocca da troppo vicino e non facevo altro che piangere ad ogni pagina. Così ho smesso. Non ero ancora pronta. Dopo sette mesi ho preso coraggio e ho ripreso a leggerlo.

Di cosa parla? “Fai bei sogni” è un romanzo autobiografico. Massimo Gramellini si immerge, analizza e affronta il dolore più grande della sua vita: la perdita della madre quando aveva solo 9 anni. Ripercorre la sua vita da quel tragico ultimo dell’anno fino ai 40 anni successivi, raccontando anche diverse vicende come la sua passione per il Toro (la squadra di calcio, non l’animale, giusto per chiarire), il servizio militare, il bambino con il palloncino blu in mano in un ospedale di Sarajevo, le sue conquiste amorose, l’inizio della sua carriera giornalistica e il bellissimo incontro con la moglie (forse con qualche dettaglio edulcorato, ma sempre bellissimo). La morte della madre, però,  aleggia su tutto. È un  dolore che lo ha profondamente segnato, che lo ha portato a fare scelte e a prendere decisioni che probabilmente non avrebbe mai preso se le cose fossero andate diversamente. Eppure vi è un mistero dietro la morte della madre, che Gramellini scoprirà solo 40 anni dopo.  La “verità nascosta”, una volta rivelata, sarà forse ancor più terribile della bugia “bianca” che si è trascinato e che ha trascinato la sua vita per così tanto tempo.

Per me è stato un balsamo per l’anima. Ho perso mia madre 3 anni fa, nello stesso periodo in cui Gramellini perse la sua, un periodo, quello natalizio, in cui intorno vedi tante luci colorate e gente felice e, invece, dentro tu vedi solo buio. L’ho persa a 25 anni e non a 9, ma certi dolori hanno la stessa intensità indipendentemente dall’età. Sebbene la mia se ne sia andata con un finale diverso. Mi sento comunque orfana.

Per tutti coloro che hanno “una scheggia conficcata nel cuore” di cui non riescono a parlare, che non riescono ad affrontare e a superare, questo libro è sicuramente utile: ti fa sentire meno solo e ti consola un po’ per quanto sia possibile.

Personalmente mi ha aiutata ad accettare un po’ di più la realtà. Oddio, non sono ancora in grado di poter lasciare andare chi ho amato così tanto per 25 anni, ma mi ha dato un po’ di pace e la consapevolezza che ci vorrà tempo, ma prima o poi sarò pronta ad affrontare il mio Belfagor personale.

Dettagli:

  • Rilegato: 216 pagine
  • Editore: Longanesi
  • Collana: La Gaja scienza
  • Lingua: Italiano
  • Prezzo: 12,67 euro

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