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Falling in love. Cruelty free Bags

Creato il 27 maggio 2011 da Missbailing
Pubblicato il 27 maggio 2011 da Bailing

Oggi voglio inaugurare una nuova rubrica fissa che si chiamerà molto romanticamente Falling in Love cioé Innamorarsi (sì, come il film del 1984 con Robert de Niro e Meryl Streep… ve lo ricordate?!?).
E di cosa parlerà questa rubrica?!
Ovvio: di Borse!
Di tutte le borse di cui ogni santo giorno, vagando per gli infiniti e perigliosi meandri modaioli della Rete, mi innamoro disperatamente.
Di tutte le borse che fantastico di comprare: le metto nel carrello, le tolgo dal carrello, ce le rimetto ancora, faccio la conversione di valuta, calcolo le tasse e le spedizioni postali, corro a prendere la carta di credito… e poi clicco sulla X in alto a destra (blog-amica Al so che tu mi capirai).
Di tutte le borse che mi fanno profondere in gridolini entusiastici quando le vedo in giro al braccio di qualcun’altra.
Insomma di tutte le piccole e deliziose creature di cui, da brava innamorata, non farei altro che parlare ovunque e con chiunque! (Ma siccome devo preservare la mia vita sociale non ne posso parlare con nessun altro se non con voi!)

Dovendo inaugurare la rubrica lo faccio con una borsa speciale che non è solo Bella ma anche Buona.
A marzo, verso la fine del mio soggiorno parigino di primavera, mentre mi affannavo a raggiungere rue de Castiglione per assistere ad una sfilata, mi sono imbattuta in una Signora stupenda che aveva al braccio una borsetta nera con catenella.
Il mio occhio distratto stava già prendendo atto dell’ennesima Chanel quando mi sono accorta che si trattava di qualcosa di diverso e non meglio identificato.
Solo qualche giorno dopo, durante una visita ai magazzini Bon Marché, ho appurato che quella borsetta che aveva attratto la mia attenzione era una Falabella clutch di Stella McCartney.

Falling in love. Cruelty free Bags
E qui dobbiamo aprire una serie di ampie parentesi.
Innanzitutto devo dire che non mi sono mai sentita particolarmente attratta dalla prima versione della Falabella bag, probabilmente perché l’ho sempre vista al braccio di fescion bloggher nostrane che mi stanno antipatiche e che al 99% hanno sborsato una cifra compresa tra i 700 e gli 800 euro per comprare una borsa in pelle ecologica senza neppure chiedersi il perché la figlia dei Beatles non si fosse degnata di farla in pelle vera.
Siccome, pur non volendo fare la snob, io certe domande me le faccio sono andata a documentarmi in maniera più approfondita sulla filosofia di Stella McCartney, ed ecco cosa ho scoperto.
Che fosse vegana e molto impegnata nelle battaglie per l’ambiente e per i diritti degli animali lo sapevo già e quindi la ragazza mi stava già parecchio simpatica, ma ho scoperto molto di più.
La moda di Stella è totalmente cruelty free: non solo borse e calzature sono fatte in pelle ecologica (e, avendole viste dal vivo e toccate con mano, vi assicuro che non hanno nulla a che vedere con certe finte pelli made in China cui ci hanno abituate le catene low cost), ma perfino la seta utilizzata per i suoi vestiti è ricavata attraverso un particolare procedimento che evita di cuocere vivi i bachi.
Poi ci sono altri interessanti aspetti equo-solidali e di eco-compatibilità: la lana utilizzata dalla stilista proviene da piccole cooperative di allevatori del Sud America, mentre il lino e il cotone sono coltivati riducendo al minimo lo spreco di risorse idriche; oltretutto un vero e proprio team di agronomi ha lavorato per mettere a punto delle varietà in grado di produrre più raccolti in un anno, in modo da limitare l’estensione dei terreni dedicati a queste coltivazioni e sottrarre meno terra possibile ai contadini.
Tutte queste notizie interessanti le ho lette in un entusiastico articolo di Le Monde che a marzo ha dedicato una pagina intera alla sfilata f/w della stilista britannica e al fenomeno dell’Estethica (Etica + Estetica) che si sta diffondendo moltissimo in Inghilterra.

In Italia purtroppo gli stilisti, la stampa e il pubblico sembrano davvero poco interessati ad una Moda diversa e rispettosa del Pianeta: pellicce ovunque, produzioni de-localizzate nel Terzo Mondo, completo disinteresse per materiali ecologici e metodi di produzione eco-compatibili… Peccato davvero, non trovate?!

Comunque questa era la cronaca di come avvenne (forse per la prima volta in vita mia) che mi innamorai di una borsa per motivi non solo estetici!

Falling in love. Cruelty free Bags

Stella McCartney Falabella
Black faux-leather clutch
30x20x2 cm
695 euro su Net-a-porter

Falling in love. Cruelty free Bags

Stella McCartney Falabella
Copper Rose faux-leather clutch
30x20x2 cm
645 euro su Net-a-porter

Falling in love. Cruelty free Bags

Stella McCartney Falabella
Ruthenium metallic faux-suede clutch
30x20x2 cm
535 euro su Net-a-porter

Falling in love. Cruelty free Bags

Stella McCartney Falabella
Light grey faux-suede shoulder bag
28x25x8 cm
645 euro su Net-a-porter

Falling in love. Cruelty free Bags

Stella McCartney
Eco cotton multi botanical print clutch
31x20x5 cm
975 dollari su www.stellamccartney.com

Falling in love. Cruelty free Bags

Stella McCartney Falabella
Cotton tricot clutch
31x20x5 cm
935 dollari su www.stellamccartney.com

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