Insultati, vilipesi, offesi verbalmente. Tutte le autorità si sono schierate tramite il giornale La Provincia nei giorni di fuoco della campagna stampa contro i “criminali” che osavano “parlare di diossine”. Il centrodestra non ha perso occasione di inchinarsi di fronte all’editore-industriale dell’acciaio. Quei mostri terribili erano 94 cittadini di Cavatigozzi che semplicemente chiedevano alle autorità un ambiente più pulito. Hanno presentato un problema, e molto semplicemente in queste settimane il settore Ambiente della Provincia ha inviato una diffida all’acciaieria. Che fare di fronte ai problemi? Verificarli, affrontarli, risolverli con praticità.
Non c’è alcun bisogno di guerre sante per proteggere l’onore del cavaliere. Le acciaierie hanno di questi problemi, capita, succede. Trovato quel che non va lo si risolve. E’ semplice. Ma il caso è stato montato in modo surreale.
Pizzetti e Torchio hanno tenuto un atteggiamento diverso, poi ribadito in altre dichiarazioni a questo blog. Il segretario del Pd Titta Magnoli ha dichiarato che è una vergogna che Arvedi minacci i vicini di casa dell’acciaieria.
Le istituzioni potrebbero quindi risolvere il problema. La speranza si rafforza. Senza denunce, guerre legali, tempeste, capri espiatori. Quel che è mancato clamorosamente è stata l’informazione. Tocca ripeterlo: c’è un serio problema di libertà di stampa in provincia di Cremona.
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