La fattura è uno strumento fiscale emessa dai professionisti o dai lavoratori autonomi. In tempo di crisi è ancora così?
È in atto un’evoluzione del mercato del lavoro e le prospettive future sono incerte, per questo Fuori Tg in onda, quotidianamente su Rai3, dedica la puntata cercando di guardare nella profondità del cratere dei sub-precari, ovvero, figli di nessuno.
In un mercato del lavoro dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 13%, e dove gli occupati sono praticamente uno su due, esiste anche il fenomeno delle false partite Iva. La trappola della disoccupazione a livelli record dal 1977, tanto più se appesantita dal crollo dell’occupazione giovanile, non consente indugi. In un regime transitorio tra vecchie e nuove regole, il popolo delle partite Iva oramai si dirama in varie sfumature. I giovani laureati non vedono nemmeno l’ombra di un contratto a tempo indeterminato. Costretti a lavorare come liberi professionisti ma che tanto liberi non sono.
No contratto, si partita IVA.

Ma cos’è una partita IVA?

Nella realtà, è diventato un insieme enorme di persone ( si parla di 5/6 milioni, quasi un quarto dei lavoratori complessivi). Un mondo variegato. Uno su cinque lavora con un solo cliente e tecnicamente sono chiamati “professionisti monocommittenti”. Essendosi trovati in un’epoca di mezzo, nella transizione tra il posto fisso e la flessibilità, hanno fatto tutta la trafila del “Cursus precarium”: prestazioni occasionali con ritenuta di acconto, collaborazione coordinata e continuata, collaborazione a progetto ed infine, la finta partita Iva. Non hanno la possibilità di avviarsi uno studio come accadeva in passato e allora cedono al ricatto della sopravvivenza e diventano monocommitenti, lavorando effettivamente da dipendenti e sottoposti alle regole di tale vincolo. Dodici fatture l’anno che in realtà corrispondono ad uno stipendio, ma privi di tutele e certezze che il committente confermi la collaborazione futura. Sottoposti a stress maggiore e senza garanzie. All’indomani della Riforma Fornero, sono sempre di più i giovani e le donne che cadono vittime di posizioni di dipendenza mascherata.







