(Fonte: Michele di Salvo - l'Unità)
Una delle tante cose che vengono dette sui social network è che al numero delle persone che «ti seguono», ossia che sono o chiedono di essere tra i contatti, corrisponda un determinato consenso. Questa almeno la percezione che viene alimentata e diffusa da un sempre crescente numero di sedicenti guru, consulenti in immagine e comunicazione, che cercano di mettersi in evidenza, e quindi guadagnare clienti, con la vera o presunta capacità di «far crescere» questi numeri. Le ragioni per essere presenti sui social network dovrebbero essere innanzitutto accorciare la distanza tra cittadini e politica, dialogare con i propri elettori, volontari, sostenitori, simpatizzanti, e perché no anche con eventuali oppositori, ma comunque «persone reali»
I numeri veri dei followers reali e immaginari
«Comperare follower è come comperare consensi»
COLLOQUIO con l'esperto di comunicazione Rob Waller di M.D.S.