Famiglia bossi e berlusconi

Le famiglie dei due leader decaduti messe a confronto hanno formazione diametralmente opposte ma occupazione familiar-poltronistica radicalmente comuni. 
I figli di papà Berlusconi hanno titoli di lauree e siedono sulle poltrone delle più importanti aziende italiane, seppur di famiglia. Nella Milano per bene, da bere, da indossare, da berlusconare, brillano di luce propria avviati a successi  internazionali e non ci sono vocii e pettegolezzi sulla loro formazione e sulle carriere e se ci sono chi se ne frega loro ne hanno il potere. Da studenti esemplari a amministratori perfetti degli affari familiari. Gestionistica unilaterale del gran papà.
I figli di papà Bossi hanno titoli di diplomi e di lauree acquistati qua e là, non brillano di luce propria ma di formazione impropria. Tra bocciature e studi stantii si sono prima seduti sulle poltrone e rimandata a un poi la formazione, il Trota già a guardarlo in viso non brilla di quella genialità che il papà gli aveva intriso. L’importante è la maleducazione come quella del secondogenito che oltraggia un coetaneo comunista mentre affigge un manifesto elettorale di tendenza opposta.
In entrambi i casi nessuno è da esempio per l’Italia.
Se sei figlio di un famoso puoi diventare famoso anche tu. Ribaltarti nel jetset italiano e essere noto anche nel malaffare. Se non sei figlio di un famoso non c’è isola che tenga rimarrai ignoto nell’arido deserto del non noto.