Sto frequentando da alcuni mesi un corso di scrittura. Da quando ho iniziato ho smesso di scrivere per il puro piacere di farlo. Sul blog i post si sono diradati. Nella mia testa le frasi nuotano rarefatte in corsie che non portano ad alcun luogo. Pondero parole che mi sfuggono di mano e precipitano in stagni da cui non riesco a ripescarle.
Non hanno più voglia di giocare con me. Le mie storie hanno perso la voce.
Attendevo sillabe a cascate e raccolgo rivoli da fiacche polle.
Penso: “Voglio che mi leggano”. Prima era solo: “Scrivo. Chissà se poi qualcuno leggerà.”
Forse questo spazio fatto di nulla poteva bastare, senza chiedere altro. Qui c’era una parte buona di me che pare svanita, tra le chiacchiere vuote e le parole di altri, e soffocata, avvolta dal sibilo del dubbio e del confronto impietoso. Oppure solo io pensavo di averla intravista, ma era un’ ombra e nulla più.
Febbraio prosegue, difficile e piovoso.