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Fanida: il temuto sgombero

Creato il 29 maggio 2012 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Puntata 8 del diario di Fanida, una storia come tante … o quasi

Le altre parti del racconto:  link

Fanida: il temuto sgombero
 

Domani ci sarà l’ennesima manifestazione, vogliono sgomberarci entro fine Ottobre, è tremendo questo ha bloccato gli entusiasmi, anche i genitori iniziano a credere che non ha senso iscrivere i bambini a scuola, chissà dove saranno fra qualche mese, in un altro campo abbandonato, lontano dagli occhi, lontano dal cuore…..

 Come si fa ad accettarlo?

Fanida: il temuto sgombero
Basta non incrociare il loro sguardo, sentire che hanno dei sogni, sono semplicemente bambini bisognosi di una guida, se noi riuscissimo a garantirgli l’istruzione, un tetto vero sulla testa, la continuità, o meglio una forma embrionale di normalità, potrebbero domani essere degli adulti consapevoli, socialmente inseriti.

Se perdiamo questa battaglia finiranno sperduti sul territorio , nascosti ma presenti, continueremo a vederli come zingari o immigrati, non educati, non inseriti, incivili….. chi gli nega il futuro?

Le istituzioni si rendono conto che, anche quelli non nati in Italia o da mamme Italiane, vivono il territorio e saranno le future generazioni….

Non capisco sono arrabbiata, il capitale è mobile l’uomo no!

I soldi hanno il diritto di viaggiare, muovere e smuovere, mentre gli uomini sono vincolati, manca una politica di integrazione concreta, ci sono ancora i CPT…..carceri per bisperati, colpevoli di aver cercato la sopravvivenza fuori dal loro Paese….

 Non sono le differenze che ci dividono ma le similitudini, l’odio è odio in ogni lingua, la diffidenza, la paura per

Fanida: il temuto sgombero
l’estraneo, ancora oggi miete vittime in lungo ed in largo, persiste e viene incentivata da una politica del terrore, individua una tipologia di nemico e ne motiva il diniego. 

 Si ha bisogno di certezze, di sicurezza, e sembra che qualcuno o qualcosa dall’alto giochi con le nostre debolezze.

Quando si va ad informare la gente sul nostro progetto, chi si sofferma ad ascoltare capisce la validità delle nostre richieste, ma la maggior parte  ci scansa e ci additandoci come asociali, anticonformisti, abusivi….noi che chiediamo solo diritti?

Continuo a parlare come se fossi Italiana, al momento non ho ancora la cittadinanza….

Non avrei mai creduto di dover far fronte alle carenza del territorio con un autogestione….

Prima era un rifugio, per scappare dalle imposizioni dei miei genitori, oggi è la mia strada, voglio tutelare i diritti dei minori.

Ho capito che il rispetto è il cuore della società, insieme,  arricchendoci delle nostre differenze possiamo farcela…ma serve tempo e lo sgombero imminente non l’ho concede.

Mi spaventa  la falsa solidarietà a cui siamo abituati, assistenzialismo puro, sono disposti a darti da mangiare, in mense o nei vari istituti di ricovero, lasciando ettari ed ettari di terreno incolti a morire .

E’ illegale chiedergli di  concederci un posto dimenticato, con  accordi di auto-recupero, perché a loro serve per future speculazioni edilizie, ….non avevo mai pensato a questo…..non avevo ancora capito che la gente comune ha poca scelta e non può neanche credere di fare il contadino e soprattutto che non ci sono più spazi in cui l’interesse collettivo prevalga su quello monetario.

Proprio oggi Maria mi ha detto che studiando i bandi  per l’inserimento dei giovani agricoltori, dopo mesi, si è dovuta rassegnare, sono solo per chi possiede già un terreno, non un aiuto per recuperarne uno abbandonato,   finisce alle solite persone…D’altronde come fai ad avere un terreno se ti devi insediare come giovane agricoltore?

Devi prenderne uno in affitto mesi prima e poi rischiare di rimanere escluso e rovinato prima di partire?

Mi ha detto che a queste sue domande gli impiegati della regione le hanno risposto con un sorriso di rassegnazione, alcuni sono  stati persino solidali, ma  non hanno trovato una risposta logica.

Che strano il mondo degli adulti, fino a qualche mese fa mi sembrava perfetto, pensavo di non pianificare , invece avevo già in mente tutto nei miei schemi mentali: avrei studiato fino alla laurea, dopo diversi viaggi avrei trovato l’uomo della mia vita e messo su famiglia, la immaginavo con un buon tenore di vita grazie ai miei studi….

Oggi vedo la vita degli altri oltre la mia, non  riuscirei a pensare solo a me stessa, ho condiviso incertezze e speranze, con gente mai vista dal nome impronunciabile, abbiamo riso reciprocamente delle nostre buffe abitudini,  ma già da qualche giorno tutto mi è più familiare.

Non so proprio cosa sarà di me, né  ciò che sarà di noi, si stanno creando dei  legami spontanei, sono tutti molto solidali e quel poco che hanno è anche tuo.

Non mi sento più sola….. non voglio che i nostri bambini si sentono diversi e domani saranno loro a chiedere di andare a scuola, abbiamo anche fatto una mostra fotografica per informare i cittadini, speriamo che siano solidali…

Nel pomeriggio , incontreremo un gruppo di volontari, vorrebbero tenere dei corsi d’italiano per adulti, un altro passo in avanti verso la normalità, che va elemosinata, in giro per le strade a manifestare invece di preparare i campi da arare….

Intanto sono nati i primi pollai….ma le volpi e ne sono accorte subito, abbiamo ancora molto da imparare…

I lavori procedono anche se dall’esterno ci minano, con alti e bassi  fra qualche settimana il cinema sarà pronto..

Si sta facendo un gran bel lavoro per quanto riguarda la figura della donna, le ragazze italiane , che sono più determinate dei maschi in molte occasioni, stanno informando le donne sull’importanza della prevenzione per le gravidanze non desiderate, inoltre c’è un regolamento interno contro la violenza alle donne, per cui se un uomo sbaglia in tal senso sarà allontanato dall’intera comunità…questo mi fa sentire più sicura.

Bussano mi sembra un lusso riuscire a rimanere tranquilla a scrivere come i vecchi tempi, cosa sarà successo ancora?

 No!!!! ancora Marcella, una romena con due figli piccoli,  in attesa del terzo, che con suo marito litiga di continuo,  non in modo riservato, tutti si cerca di riappacificarli, alla fine si calmano le acque ma nessuno ci ha capito nulla…

…Vanno via mano nella mano, sembrano  due adolescenti, in effetti hanno solo qualche anno più di me..

 


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