Il territorio e l’ agricoltura , diciamo la verità , sono da un pezzo marginali rispetto a industria e finanza , sia dal punto di vista economico che politico . I redditi degli agricoltori si sono via via ridotti man mano che le industrie di trasformazione e la grande distribuzione hanno assunto il controllo assoluto non solo del mercato , ma addirittura degli allevamenti e delle coltivazioni stesse. Spesso lasciando all’ agricoltore il minimo per sopravvivere , oltre al rischio e al sudore , beninteso . E questo è un fatto mondiale, non solo italiano o padano . Anzi , in alcuni paesi extraeuropei è ancora più evidente . Basta andare in Marocco per vedere che i grandi latifondi di agrumeti ed oliveti , condotti dalle grandi multinazionali , hanno deprivato ancora di più le popolazioni locali.
Dove i contadini si sono organizzati in cooperative per la commercializzazione dell ‘ olio di argan o dello zafferano le condizioni sono ben diverse . Il punto è questo : se l’ agricoltore o l’ allevatore non trovano il modo di riappropriarsi di potere contrattuale e quindi di un reddito opportuno , congruo al capitale investito, continueremo a vedere lo scempio del nostro territorio . Perchè essendo più conveniente mettere i pannelli solari nei campi o buttare i cereali nei digestori del biogas , o farsi espropriare la terra per un ‘ inutile autostrada , chi coltiva la terra sarà sempre ricattabile .
Quindi il compito della politica dovrebbe essere questo : fornire le condizioni perchè l’ agricoltura torni ad essere redditizia senza PAC e inutili sovvenzioni . Metà del bilancio europeo per l’ agricoltura arriva agli agricoltori . L’ altra metà finisce nei rivoli della burocrazia , che come al solito , aumenta il peso delle scartoffie per giustificare sè stessa . Il reddito deve andare a chi lavora nei campi , non alla grande industria o alla grande distribuzione . Vero è che anche il consumatore deve fare la sua parte di cittadino consapevole . La gente dovrebbe ad esempio perdere qualche minuto per andare a fare la spesa direttamente dal produttore ( cito il mercato del venerdì mattino al foro boario o la vendita diretta del latte che fanno alcune cascine) : oltre al risparmio sicuro la qualità dei prodotti è decisamente superiore.
Edoardo Guzzeloni




