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Farecchiata (Polenta con farina di Roveja)

Da Pixel3v

Avviso per chi si è perso il penultimo post: non sto parlando un’altra lingua! Come vi ho accennato lì, la Roveja è una qualità di pisello selvatico, col seme marroncino, che si coltiva in Umbria e nelle Marche, dal sapore simile a quello delle fave (i baccelli), un legume antico oggi presidio Slow Food. Con i semi essiccati e macinati si ricava una farina con la quale si prepara la farecchiata, una preparazione praticamente identica a quella della polenta. La Farecchiata (Polenta con Farina di Roveja) ha un gusto molto delicato e lievemente amarognolo, e viene solitamente servita con un olietto insaporito da alici, un po’ di formaggio grattugiato e/o del lardo o del guanciale. Qui vi mostro appunto la ricetta base, a mio parere perfetta se volete assaporare questo “nuovo” legume senza troppe contaminazioni. A breve seguiranno invece un altro paio di ricettine un poco più elaborate, sempre a base di roveja e di farecchiata!

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INGREDIENTI (per 4 persone)
1700 ml di acqua
250 gr. di farina di roveja
1 bicchiere di olio extravergine di oliva
6 spicchi d’aglio
6 filetti di alici + 4 per la decorazione
30 gr. di pecorino grattugiato
sale

PREPARAZIONE
Mettete a bollire l’acqua salata, poco prima che inizi a bollire versate a pioggia la farina di roveja e iniziate a mescolare con una frusta, almeno per i primi minuti ininterrottamente, per evitare la formazione di grumi, ma anche una volta che il composto si sarà addensato non lasciate mai per più di una trentina di secondi. Continuate la cottura a fuoco lento per una mezz’ora (se dimezzate la quantità perché la cucinate per due basterà un quarto d’ora, se aumentate la quantità anche il tempo di preparazione sarà leggermente più lungo). Mentre la farecchiata cuoce, in un pentolino scaldate l’olio con gli spicchi d’aglio interi e con i filetti di alici, facendoli sciogliere, e lasciate soffriggere per qualche minuto. Quando la farecchiata sarà pronta servitela nelle scodelle, quindi condite con l’olio agliato alle alici, una spolverata di pecorino grattugiato e l’acciuga arrotolata per decorare. Mangiate subito.

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Se avanza, come si fa con la polenta classica, la si può trasferire in una pirofila, riporre in frigo e mangiarla il giorno successivo solida, a cubotti, anche passati in forno, conditi con lo stesso soffritto di olio, aglio ed alici; in alternativa, beh…. Non perdetevi la prossima ricetta e vedrete come io ho riciclato la mia farecchiata in avanzo!


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