Il video delle Femen che si spippolano la fregnetta col crocifisso in Piazza San Pietro ha scatenato, qui in redazione, tutta una serie di commenti a dir poco coloriti nei confronti dello stesso movimento oltre che, ça va sans dire, le fantasie morbose di alcuni e ha reso necessaria una nuova puntata di Fartwork. Personalmente penso che ogni donna abbia il diritto di protestare di fronte al Vaticano, spippolandosi la fregnetta con un crocifisso o con qualsiasi altro gadget le venga sotto mano, contro questo e quello. Perché io sono a favore delle donne che si spippolano la fregnetta. Poi, do it yourself non è un motto che appartiene solo a noi maschietti. E allora perché le femmine dovrebbero sentirsi in colpa? Noi, care fratelle e sorelle del vero metal, sappiamo benissimo di cosa si tratta e poi, diciamocelo apertamente, la condizione della donna oggigiorno è veramente una cosa di cui vergognarsi. Il metallaro lo sa bene:
Però, non è che mo’ arrivano queste, fresche fresche, e si inventano l’acqua calda. Tom G. Warrior aveva individuato un’ottima soluzione per far convivere sacro e profano. E poi mi pare che una puntata sulle croci nel culo l’avevamo fatta anche noi. Comunque, quella di cacciare le sise è una cosa vecchia quanto il mondo. Noi lo facevamo che eravamo ancora pischelli e passavamo le nostre giornate tra secchielli di Didò e facepainting:
Purtroppo, il vero problema, quello di cacciare le sise intendo, è che la mercanzia non sempre è degna di essere guardata. Nel senso, può andar bene se hai diciannove anni, anni in cui pure un paio di piccole sise alte e dritte fanno la loro porca figura. Altra cosa è se hai superato i trentacinque e non sai più che inventarti per opporti alla forza di gravità. Allora non basta più cacciare le sise e ti tocca dare sfogo alla tua creatività per manifestare in piazza una ferma contrarietà alla violenza negli stadi:
Ok, questa qui ci ha un bel culo, direte voi, e così son brave tutte, aggiungerete. Concordo, questa qui ci ha un bel culo. Ma proviamo a risollevare la conversazione perché rischia di scadere troppo nel triviale. C’è chi riesce ad aguzzare il proprio ingegno e si presta ai più strani marchingegni pur di dimostrare quanto sia contraria alla fame nel mondo che, diciamocelo, è una cosa orribile:
E mica si vergogna, no. Di che poi? Che non le fate anche voi ‘ste cose con i vostri fidanzati durante le ‘chiuse’ universitarie, giovanili o, perbacco, senili? Guardate che qui il puritanesimo e il perbenismo non sono ben accetti. Anche perché siamo pienamente consapevoli che le donne, a volte, si spippolano a vicenda e mica ci scandalizziamo per questa cosa. E mica no?
Solo che a volte la cosa rischia di finire male. Perché per le femmine è un attimo perdere il controllo della faccenda. Quelle non hanno mezze misure. Si perdona loro qualsiasi cosa, ovviamente, anche perché sappiamo benissimo che il tutto è finalizzato alla protesta contro l’ebola, che è un’affare che non ci fa impazzire di gioia. Invece la cosa che veramente manda in bestia un maschio e per la quale varrebbe la pena di protestare in piazza è che non ci sono più le mezze stagioni. Ah, Madonna, questa cosa mi farà uscire pazzo. E non sono l’unico. Pensate che la ragazza di questo tizio aveva espresso il desiderio che fosse sempre estate. Ma non lo sai che noi maschi soffriamo il caldo?
‘Sta sciacquetta… Vabbé, in pieno stile Blog di donne belle, cominciamo con la carrellata di foto porcose per le quali verremo segnalati a Zuckerberg dall’idiota di turno che è capitato/a su questo sito per sbaglio o perché cercava l’ultima cazzata detta da sora Boldrini:
BUM!
SBEM!
SBADABAM!!
Veniamo alle scuse: vorrei scusarmi con tutte voi, care lettrici di questo blog, con la preghiera di non segnalarci sulla pagina Facebukkake delle Femen e vi saluto con una foto dei Sabaton i quali, oltre ad essere dei bei manzi, hanno molto a cuore la vergognosa situazione delle donne oggigiorno.
Con quelle che non accettano le scuse tocca congedarsi così: