Fashion Week: il meglio di New York (parte due)

Vero e proprio colpo di fulmine per quanto riguarda la collezione di L'Wren Scott, giocate sulle sfumature del viola (freddo) e del porpora (caldo), utilizzate per dar vita a capi casual e perfetti per le diverse occasioni della giornata, dalla mattinata in ufficio all'aperitivo serale. Tubini aderenti, pantaloni morbidi, abiti lunghi e scolli a V profondi per abiti che partono bianchi e terminano indaco.


Incantevoli anche gli abiti proposti da Derek Lam, leggerissimi, svolazzanti e lunghissimi con corpini bustier oppure chiusi dietro il collo, spalle rigorosamente scoperte, come le tuniche delle dee greche. I colori sono decisi e privi di sfumature, vanno dal bianco all'arancio passando per un vinaccia molto intenso. Particolari le calzature, degli stivaletti bicolore con punta stondata e tacco massiccio. Per il make-up labbra nude ed occhi allungati da un'ala di ombretto grigio ed illuminati dalla linea di matita azzurro/verde acqua nella parte inferiore interna.


Abiti lunghi e da sogno anche per Donna Karan, la signora della moda, che incanta con sfumature nuove, nei colori della terra e del tortora, corpini elaborati come foglie che risalgono il busto, gonne lunghissime, calze pesanti e decorate e scarpe favolose. Tacchi alti, punte arrotondate e plateaux. Dettagli curati al massimo, dalle sottilissime cinturine che segnano appena la vita, ai lunghissimi guanti che risalgono ben oltre il gomito. Make-up particolare, incentrato sul color arancione, ed estremamente lucido, sia sulle guance che sulle palpebre.