L’intervista di oggi ci darà una visuale su un lavoro molto stimolante e desiderato da tantissime fashion victims, ovvero il personal shopper. Vi lascio al racconto e all’esperienza di Mariyanna.
For english readers, please use the translator on the side because the interview is too long to be posted in both languages.
Presentati.
Mariyanna Morgan, residenza Milano, professione personal shopper.
Come sei arrivata a fare questo lavoro? (scuole, corsi..)
La mia vita è sempre gravitata attorno alla città di Milano,dove sono nata. Lì ho frequentato il liceo artistico e successivamente mi sono perfezionata in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Ma il mio sogno è sempre stato quello di diventare una fashion designer. Sin da piccola, infatti, mi divertivo a “vestire” sulla carta la silhouette di una modella, disegnando abiti, scarpe e accessori e cercando le combinazioni più creative. Ma la vita decide di prendere un’altra strada. Lavoro a tempo pieno in un’agenzia milanese che si occupa di organizzare eventi per grandi nomi della moda. E’ un periodo di sfilate, feste private, personaggi importanti. Non mi perdo niente. Penso che essere presente sia importante per conoscere, per avere una visione sempre aggiornata di ciò che succede intorno a me. Ma l’antica passione a un certo punto riemerge. Recupera il proprio talento innato, il gusto per lo stile, l’estro. Frequento una scuola specializzata a Milano e divento personal shopper & image consultant.
Raccontami il tuo lavoro, ovvero cos’è un personal shopper?
Oggi mi occupo di fashion, beauty e interior design: la bellezza a 360 gradi, casa compresa. Il mio lavoro è consigliare il guardaroba adeguato, il make-up in armonia con i colori del viso, gli oggetti di design che danno prestigio a un’abitazione. Per guidare il cliente a fare l’acquisto più giusto, mi impegno nel monitoraggio costante delle nuove tendenze: non mi perdo sfilate, fiere, eventi mondani, ma anche concerti, riviste all’avanguardia e mostre, specie di pittura e fotografia. Il primo passo è l’incontro con il cliente: una chiacchierata informale e qualche domanda per cogliere la sua personalità, analizzare il suo stile di vita, scoprire i suoi gusti. Le mie carte vincenti? Trasformare lo shopping in un passatempo divertente e offrire un servizio esclusivo: si può entrare nei migliori negozi fuori orario e godere di un trattamento speciale, riservato a pochissimi. Mi occupo anche del vostro armadio, che riorganizzo insieme a voi, in base alle vostre abitudini e alle stagioni. Due le regole di riferimento per ottenere un guardaroba perfetto: individuare alcuni capi evergreen, quelli che non vanno mai fuori moda, e acquistarli secondo uno dei principi base dell’eleganza “less is more”. Con questo spirito mi avvicino a ogni tipo di cliente, per soddisfare il desiderio di distinguersi, ma con stile. Il mio obiettivo? Evitare che le donne caschino nella trappola dello shopping insensato. E che si trovino a dire, proprio come Carrie nel mitico tv movie Sex and the City: “Un armadio pieno di vestiti e niente da mettermi”.
Che caratteristiche dovrebbe avere una persona per poter diventare personal shopper?
Io adoro fare questo lavoro, e ritengo di avere le caratteristiche giuste per poterlo fare, bisogna avere una spiccata personalità, un forte carisma e coinvolgere il cliente, conoscere tutte le tendenze della moda e del design, i tessuti e le proposte dei principali brand.Serve capire al volo il carattere e le aspettative di ogni cliente,avere una grande padronanza delle lingue, E’ soprattutto tanta pazienza…
Una domanda un po’ impertinente, ma doverosa.. e’ un lavoro remunerativo?�
Questo lavoro da molte soddisfazione a livello economico,ma quando ho scelto di farlo non ho pensato al guadagno, ma volevo solo trasmettere questa mia passione anche a gli altri perchè non e solo shopping ma c’ e’ tanto di più…
Consiglieresti questa carriera al tuo migliore amico?
Consigliare questo lavoro dipende sempre dalla personalità di una persona e soprattutto se li piace la moda!! Innanzitutto io osservo molto la gente, in qualunque circostanza, in metrò, al bar, per la strada, in viaggio. Osservare la natura umana attraverso le sue espressioni esteriori ( i gesti, gli sguardi, il modo di portare gli abiti) è una pratica quotidiana che può insegnare moltissimo, non solo per questo lavoro. Suggerisco di relazionarsi con tutto ciò che ci circonda. A volte nel luogo meno impensato si nasconde un suggerimento, l’elemento mancante per giungere ad un’intuizione, un’illuminazione. La curiosità tiene in moto la capacità di fare collegamenti, che è fondamentale per intuire una tendenza, o suggerire il giusto look. Fondamentale è inoltre porsi sempre in un rapporto di dialogo attivo con il cliente, siamo la sua guida, l’esperto della città e dei negozi in cui ci muoviamo, ma il cliente è l’esperto di se stesso. Anche quando non ha idea di cosa scegliere, è importante suggerire cercando di entrare in empatia con il suo vissuto, in modo da evitare lo shopping insensato…bisogna sapere la storia del costume, cosa sono stati gli anni passati perchè si possono avere molte più intuizioni sul look.
Ringrazio tantissimo Mariyanna per la sua disponibilità e gentilezza nell’averci portati nel suo mondo e aiutato a capire un po’ di più come funziona! Alla prossima!