commento di Antonio Valerio SperaSummary:
“Ho pensato che lui avrebbe voluto che finissi il film, e così ho fatto, ma è stato il lavoro più duro di tutta la mia vita”. Così Vin Diesel racconta la sua decisione di proseguire le riprese di Fast and Furious 7 dopo l’improvvisa scomparsa del suo “compagno di corse” Paul Walker. Perché quando l’interprete di Brian O’Conner è morto, le riprese dovevano ancora essere terminate. E oltre al dolore per l’inaspettata tragedia, sono sorte anche le difficoltà produttive: sono servite diverse settimane per decidere come procedere con le riprese del film o addirittura se fosse necessario fermarle.
“Ad un certo punto abbiamo capito come potevamo finire Fast and Furious 7”, spiega lo storico produttore della saga Neal Moritz. “Grazie a riprese inutilizzate dei precedenti episodi e l’uso delle tecnologie moderne, siamo riusciti a terminare il film dando una degna conclusione alla storia del suo personaggio”. L’ingresso nel franchise di Fast and Furious da parte del malese-australiano James Wan non è stato dunque semplice. Il regista, noto per la saga di Saw, alla sua prima esperienza nella serie sulla banda di Toretto & Co. ha sostituito lo storico Justin Lin, che aveva diretto gli ultimi quattro capitoli, da Tokyo Drift a Fast 6. Wan ha dovuto sfruttare tutto il suo “mestiere” e la sua esperienza per completare il film: “Non dirò precisamente quali scene sono state realizzate con l’aiuto della tecnologia, quali sono state ricostruite utilizzando il vecchio girato (riadattato grazie alla Weta Digital di Peter Jackson, nda) e quali sono state ottenute coinvolgendo nelle riprese i fratelli di Paul”. “Credo sia importante – prosegue Wan – non alimentare questo aspetto. Voglio solo che il pubblico veda il film e si diverta, e che venga catturato dall’emozione di tutto questo. Per noi, dai produttori a Vin Diesel, era necessario farlo per rendere omaggio alla sua memoria”.
Un omaggio che si preannuncia epico ed elettrizzante, con Toretto e O’Conner in trasferta ad Abu Dhabi pronti ad affrontare il nuovo rivale Deckard Shaw, interpretato da Jason Statham e già apparso brevemente nel sesto capitolo. Nella ricchezza sfarzosa e nei deserti degli Emirati Arabi prendono dunque vita gli eventi di Fast and Furious 7 che, come ben sanno i fan, seguono quelli raccontati da Tokyo Drift. Quest’ultimo infatti nonostante risalga al 2006, propone eventi riconducibili per ordine temporale solo dopo Fast 6.
Nel cast ritroviamo Tyrese Gibson, Dwayne “The Rock” Johnson e Michelle Rodriguez, e gli elementi che sinora hanno caratterizzato la saga di certo non mancano: velocità, inseguimenti, macchine di lusso, adrenalina animano questo capitolo anche più dei precedenti. A confermarlo è lo stesso Vin Diesel che con orgoglio afferma: “La Universal ha nel suo listino il più grande film della storia. Secondo me vincerà l’Oscar come miglior film. Quando il pubblico lo vedrà sarà d’accordo”. Staremo a vedere come la penserà l’Academy, che negli ultimi anni ha però sempre privilegiato pellicole di natura meno mainstream. Comunque vada quest’anno, Vin Diesel potrà continuare a sperare nell’Oscar. Sembra infatti che i soggetti dell’ottavo e del nono episodio siano già pronti. La fine della serie più prolifica e di successo del nuovo millennio appare ancora lontana. Fast and Furious andrà avanti. Senza Paul Walker, ma sicuramente per Paul Walker.
di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net