Fast & Furious 5

Ci fu Fast & Furious, che per la novità mi piacque tantissimo. Fu seguito da 2 Fast & 2 Furious, che non era niente male. I seguiti spesso sono un buco nell’acqua, ma questo poteva andare. Per tentare una tripletta, realizzarono Fast & Furious Tokio Drift, che spostandosi dagli USA fino al Giappone, e cambiano completamente la storia, riusciva ancora a reggere il paragone col primo episodio. Poi decisero di realizzare Fast & Furious Solo Parti Originali, che fu secondo me un vero flop. La storia non reggeva, e si perdeva tutto il fascino dei suoi predecessori. Infine arriva questo quinto episodio. Che dire? Le scene di azione sono ben realizzate, un bel po’ esagerate, ma buone. E’ abbastanza irreale, tanto che dopo essersi riempiti di pugni, gomitate, sbattuti in vetrate, voli con atterraggi di schiena…è vero che Vin Diesel e The Rock sono delle bestie, ma almeno un filo di sangue potevano farlo uscire. La storia è ripetitiva e di innovativo non ha assolutamente nulla, se non il fatto che stanno in Brasile e non negli USA. Tutto è abbastanza scontato, tanto da capire come andrà a finire dopo poco. Se deciderete di vederlo, però vi consiglio di vedere anche tutti i titoli di coda. C’è qualcosa alla fine.

Trama

Mia Toretto e Brian O’Conner liberano Dom dalla custodia cautelare, poi decideranno di oltrepassano le frontiere per eludere le autorità. Arrivati a Rio de Janeiro dovranno affrontare un ultimo lavoro prima della tanta sospirata libertà, ma mentre cercano di mettere insieme la loro squadra di top drivers, si imbattono in un corrotto uomo d’affari e un durissimo agente federale.