La diagnosi pre-impianto per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche è diventata realtà anche in Italia: una delle due coppie ricorrenti in Corte Costituzionale ha iniziato l’iter per la fecondazione assistita presso l’Ospedale Sant’Anna di Roma.
Di: RedazioneCome recita la recente sentenza della Consulta sulla Legge 40, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 5 giugno scorso, affinché una coppia fertile con malattie genetiche possa avviare la procedura per eseguire la PMA, è necessario solo il certificato di un medico che afferma il rischio di un’interruzione di gravidanza. Non serve dunque alcun intervento parlamentare per rendere esecutiva la sentenza che garantisce la possibilità per le coppie fertili che potrebbero trasmettere una patologia al figlio di sottoporsi alla diagnosi pre-impianto, né esiste un vuoto normativo.
La sentenza porterà dunque alla nascita di molti bambini per tutte le coppie affette da patologia genetica o portatrici di malattie geneticamente trasmissibili che vorranno legalmente scegliere di accedere a indagini cliniche diagnostiche in Italia. Mariacristina e Armando, la coppia in questione, ora vedono finalmente più vicina la possibilità di costruire una famiglia.
Fonte: AGI