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Fecondazione eterologa, i cinque punti delle linee guida

Creato il 29 luglio 2014 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Fecondazione eterologa, pronto per essere sottoposto al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il documento che contiene le linee guida richiesto dallo stesso Ministro nel corso del congresso europeo dell’Eshre (European Society of Human Reproduction and Embryology), che si è tenuto a Monaco qualche settimana fa. Ecco i punti più importanti.

Conservazione cordone ombelicale - Guida
Di: Redazione

Anonimato dei donatori e delle donatrici, limite di 10 bambini nati per genitore biologico, istituzione di criteri di screening per donatori e donatrici: sono solo alcuni dei criteri contenuti nel documento che è stato stilato dai 20 esperti ai quali, qualche settimana fa nel corso del congresso europeo dell’Eshre, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva chiesto di preparare delle linee guida per la fecondazione eterologa in Italia.

Ecco i cinque punti più importanti contenuti nel documento:

  1. L’età dei donatori e delle donatrici deve avere dei limiti: sotto i 35 anni per le donatrici, e sotto i 45 anni per i donatori. I riceventi, invece, devono avere un’età accettabile ed in particolare le donne devono essere in un’età potenzialmente fertile;
  2. Ribadita l’importanza dell’anonimato per donatori e per donatrici: le persone che donano i propri gameti non devono essere rintracciabili e deve essere garantito loro l’anonimato;
  3. L’istituzione di un equo rimborso per chi dona: i donatori e le donatrici di gameti potrebbero ricevere un equo rimborso che, però, non ha nulla a che vedere con la commercializzazione di gameti;
  4. Limite di 10 bambini nati per genitore biologico: l’importanza di questo limite è dovuta alla necessità che si garantiscano dei controlli “per evitare che da un solo padre biologico nascano centinaia di figli, che magari in un piccolo centro potrebbero andare incontro al rischio di rapporti tra consanguinei. Con tutto quel che ne consegue in termini di malattie genetiche”.
  5. Il bisogno di stabilire criteri di screening dei donatori e delle donatrici : nessuna scelta del donatore, nessun mercimonio di cataloghi da cui scegliere caratteristiche fisiche ed intellettive. I criteri di screening servono solo per garantire che i donatori e le donatrici siano sani e non possano trasmettere malattie genetiche attraverso la donazione dei loro gameti.

Intanto, è ancora attesa per molte coppie che dopo la sentenza della Corte Costituzionale hanno chiesto di poter accedere alla fecondazione eterologa, mentre i giuristi e gli esperti di diritto continuano a sostenere che non c’è nessun impedimento per non rispettare pienamente quanto sancito dalla sentenza della Consulta.


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