A distanza di qualche mese dalla sentenza per mezzo della quale la Corte Costituzionale dichiarava decaduta la Legge 40/2004, e nonostante il ministro della Salute Beatrice Lorenzin abbia dichiarato a gran voce che “servono linee guida”, in Italia vengono annunciati i primi casi di gravidanza ottenuta da fecondazione eterologa. Ed è già polemica.
Tre a Roma, uno a Milano. Sono questi i primi casi di gravidanza ottenuti da fecondazione eterologa in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che, il 9 aprile scorso, dichiarava incostituzionale la Legge 40 e non applicabile, con la motivazione fondamentale che “il diritto ad avere figli è incoercibile”.
I giudici della Corte hanno insistito dichiarando che non vi è alcun vuoto normativo e che la fecondazione eterologa in Italia è assolutamente fattibile, ma non è dello stesso parere Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, che in occasione di un convegno a Monaco, ha riunito un gruppo speciale di 20 esperti per stabilire le linee guida da seguire per le procedure di fecondazione eterologa in Italia.
E proprio in Italia, dove fino al 9 aprile 2014 era vietato accedere a questo tipo di fecondazione assistita, vengono annunciati i primi casi di gravidanza ottenuti da fecondazione eterologa.
Succede a Roma, dove tre coppie hanno potuto finalmente accedere alla fecondazione eterologa grazie alla donazione di gameti, riuscendo ad ottenere la gravidanza: a dichiararlo è Filomena Gallo, dell’Associazione Luca Coscioni, che ribadisce che le fecondazioni effettuate sono da considerarsi legittime, visto che come sostengono gli stessi giudici, non vi è alcun vuoto normativo a seguito della sentenza della Corte.
Scoppia la polemica, invece, a Milano, dove, a seguito dell’annuncio del ginecologo Severino Antinori – il quale ha dichiarato di aver applicato su 7 coppie le procedure di fecondazione eterologa, e di aver ottenuto una gravidanza – sono stati effettuati i controlli da parte dei carabinieri del Nas, i quali, dopo primi rilievi, sostengono di avere dei dubbi in merito.
Antinori ribadisce: “La gravidanza è stata ottenuta, ma i carabinieri non potevano averne prova, data la necessità di non violare la privacy dei pazienti.”
Una cosa è certa: a distanza di 10 anni dalla Legge 40, oggi le coppie che non riescono ad avere figli in maniera naturale o con la fecondazione omologa, possono finalmente dotarsi di uno strumento molto importante, che permetterà loro di coronare finalmente il loro sogno.