La fecondazione eterologa in Toscana è possibile: la Toscana, infatti, è stata una delle prime regioni italiane ad accogliere la sentenza della Corte Costituzionale per mezzo della quale si dichiarava incoercibile ed intimo il diritto di avere figli. Ma il governatore della Toscana è chiaro sul limite di età: “Il riconoscimento del diritto di avere figli è importante, ma è necessario imporre dei limiti perché la pratica può comportare qualche problema fisico”.
La scelta di imporre un limite di età sulla fecondazione eterologa in Toscana è stata in qualche modo criticata da quelle coppie che non riescono, ancora oggi, ad ottenere la possibilità di accedere ad una pratica importante come la fecondazione eterologa.
La fecondazione eterologa è oggi possibile in molte regioni, ma i problemi e le polemiche non mancano, principalmente per quel che riguarda l’imposizione del limite di età per le donne, che, raggiunti i 43 anni di età, potrebbero andare incontro a problemi fisici sottoponendosi alla fecondazione assistita.
Ragion per cui, le linee guida della Conferenza delle Regioni sono state chiare: la prestazione può essere soggetta a pagamento del ticket per il rimborso, solo nel caso in cui le donne che vi si sottopongono non abbiano raggiunto il limite di 43 anni. Le donne che rientrano in questa categoria, invece, dovranno sottoporsi alla prestazione con tariffa piena, che può raggiungere anche i 6mila euro.
A questo proposito, il governatore toscano Enrico Rossi, durante un seminario sul tema della fecondazione eterologa, ha dichiarato che se da un lato è bene che venga rispettato l diritto intimo ed incoercibile ad avere figli, dall’altro lato non bisogna dimenticare che, oltre i 43 anni di età, le donne che si sottopongono a questa pratica possono andare incontro a qualche problema fisico, senza tener conto del fatto che dopo i 43 anni si abbassa notevolmente la possibilità di successo di questa pratica.