“Salve, o apparsa, al grande Elia,
bianca nube del Carmelo...”.
Quella “bianca nube” fu il segno di una pioggia provvidenziale che, finalmente, pose fine ad una devastante siccità nella terra di Israele circa 2.900 anni fa.
Cari compaesani,
questa “bianca nube” ci è nota. Ma non è una nuvola. È “una nuvoletta” - come si legge nel testo biblico -, quasi invisibile sulla vastità del cielo di cobalto (cfr. 1 Re 18, 44).
Però è una nuvoletta molto cara a tutti noi, specialmente nella processione della Sagra.
Una piccola nuvola, come è piccola la nostra Madonna.
Quante volte La fissiamo in chiesa, insieme al Bambino Gesù, e La preghiamo.
È sempre piccina, e apparirebbe ancora più tale se non fosse vestita.
Però a noi piace così: sobria, un po’ modesta, umile, con gli occhi bassi, e non bellissima. Perché non è diva, anzi!
Ma è schietta e sicura nel parlare. E, quando in processione percorre le nostra “contradea”, ci rammenta tante situazioni e ci rivolge numerose domande.
Ad esempio:
- “Perché le tivù e i giornali italiani parlano dell’America Latina solo quando, ad esempio, il Brasile vince o perde il campionato mondiale di calcio?”.
- “Perché all’Africa si accenna solo se in qualche paese esplode l’ebola?.. Voi, figli e fratelli miei di Falzé, ricordando i vostri missionari, non siate provinciali, chiusi nel vostro mondo”.
La nostra piccola Madonna del Carmine, durante la processione, quando scorge il municipio, freme pensando alla corruzione politica, nonché morale, dell’Italia.
La processione avanza. Ora la Madonna avvista e sorride al vecchio e malandato Toni, che la prega dietro la tenda della finestra ed è rimasto a casa perché non riesce più a camminare.
Poi, al piano di sopra della casa, scorge Alessia ed Alessio che dormono. “Ragazzi, buona sagra! - augura loro.
- Ma non giocate troppo con il computer. Voi siete dell’era di email, facebook e twitter, e va bene. Ma con papà e mamma parlate a viva voce. Con loro, soprattutto, parlate di più...”.
Ora la Madonna rientra in chiesa, scortata da ragazzi e ragazze nei loro 19 anni.
Incomincia una nuova precessione.
È la nostra processione personale, a tu per tu con lei.
Ecco una giovane mamma, con in braccio un bambino. Sosta brevemente in preghiera davanti a Lei, mentre il piccolo si dimena.
Allora gli prende la manina dicendogli: “Manda un bacetto alla Madonna, perché ti protegga”.
La scena si ripete con un’altra mamma e un’altra ancora.
C’è pure una nonna, che si asciuga le lacrime...
Che bella questa processione!
padre Francesco Bernardi (IMC)
missionario in Tanzania
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana )