Il Consiglio dei ministri, con un colpo di ‘mano’, ha ieri approvato il decreto sul federalismo fiscale dopo che questo era stato sonoramente bocciato dalla Commissione bicamerale. Ma, su pressioni della Lega che sulla riforma federalista ha basato tutta la sua propaganda, il governo ha deciso di esautorare il Parlamento di ogni autonomia e di fare di testa propria. Qualche giorno fa, il ministro dell’Interno, Roberto Mroni, aveva minacciato: 22Se giovedi’ non passa ilfederalismo, si va tutti a casa”. Abbiamo chiesto un commento al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.
”Il governo ha fatto una cosa veramente di una violenza anti-democratica, un altro inedito: ogni giorno il governo Berlusconi ci regala un capitolo nuovo della storia democratica”. ”Il Parlamento – ha spiegato Vendola – boccia un progetto di federalismo municipale, legato al fisco, e quello stesso progetto la sera stessa il Consiglio dei ministri lo apporva”. ”Come a dire – ah rilevato – ‘ce ne freghiamo del potere legislativo”. ”Il potere esecutivo – per Vendola – ingloba tutti i poteri. Come sapete cerca di ingolbare il potere giudiziario e cerca di inglobare ora anche ilpotere legislativo”. ”Devo dire – ha sottolineato – che e’ davvero la rappresentazione di un governo che assomiglia ad altri governi mediterranei. Che si barrica dentro al apalazo del potere”. ”Con un premier – ha aggiunto – prigioniero del panico, incapace di fare i conti con la realta”’. ”E quindi – ha proseguito – chiuso shakespirianamente dento il suo castello, sognando di tornare ai tempi d’oro di un consenso popolare che oggi e’ ferito dal sentimento della vergogna”.
”La mia idea generale e’ che il federalismo e’ una edificazione molto complessa, forse necessaria. Ma e’ difficile immaginare che si possa partire dal tetto e dalle finestre”. Per Vendola, ”partire dalla riforma fiscale significa partire da quello che dovrebbe esere l’ultimo elemento”. ”Bisogna partire dalle basi – ha rilevato – dalle fondamenta”. ”E cioe’ – ha concluso – da quale Italia, quale patto tiene insieme i cittadini e le diverse parti del Paese”.