
"L'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas svolge un ruolo fondamentale per garantire la concorrenza nel mercato e tutelare i consumatori che, nel settore energetico, si trovano a dover fronteggiare autentici colossi economici, dotati di un forte potere di condizionamento. Per questo è importante", afferma Federico Testa, che su questa questione lo scorso dicembre ha rassegnato le dimissioni da responsabile nazionale dell'energia del PD " che l'Autorità sia autorevole e indipendente, e che i commissari debbano avere le competenze e la reputazione per non prestarsi, neppure inconsapevolmente, a operazioni gradite ai loro referenti politici ma dannose per il mercato ed i consumatori". Le nomine di oggi, conclude Testa, -senza voler dare giudizi sulle qualità più generali delle persone- non corrispondono a queste caratteristiche: basti pensare che la maggioranza dei componenti designati non è nota nel settore per possedere specifiche competenze in materia energetica"."Si tratta quindi" conclude Testa "di un accordo che privilegia gli assetti di potere e le logiche di appartenenza rispetto all'autorevolezza e alla competenza in materia di energia, prefigurando un grave danno all'Istituzione stessa dell'Authority".
“In quelle cariche, afferma Enrico Morando, occorrono straordinarie competenze tecniche e capacità di influenza sul sistema politico e dei media e le nomine proposte dal governo, al di là delle qualità dei singoli, non sembrano meritare affatto un giudizio positivo”.
La fretta e le scadenze non devono rappresentare per il governo ed il PD la giustificazione per nomine non all’altezza della situazione. Il PD ha, infatti, confermato Alberto Biancardi e Valeria Termini riproponendo gli stessi problemi che si erano presentati nel mese di novembre.