Magazine Diario personale

Fëdor Dostoevskij - Umiliati e offesi

Da Silvy56
Fëdor Dostoevskij - Umiliati e offesi
Dunque, mio poeta, voglio svelarvi un segreto della natura, che a quanto pare vi è del tutto sconosciuto. Sono convinto che in questo momento voi mi definite un peccatore, forse un vigliacco, un mostro di dissolutezza e di vizio. Ebbene sapete cosa vi dirò? Se soltanto potesse avvenire (ciò che per la natura umana non potrà mai essere), se potesse avvenire, dico, che ciascuno di noi fosse obbligato a rivelare i lati più nascosti di se stesso, ma in condizioni tali da non temere di far la luce non soltanto su ciò che non direbbe mai agli uomini, non soltanto su ciò che avrebbe paura di confessare ai suoi migliori amici, ma persino su ciò che non osa confessare a sé stesso, ebbene, in questo caso, nel mondo si spargerebbe una tale puzza da soffocarci tutti quanti. Ecco perché, sia detto tra parentesi, son tanto utili le convenienze e le leggi della società. Esse sono depositarie di un pensiero profondo, non dirò morale, ma semplicemente preservativo, comodo, ciò che certamente importa di più, perché, in sostanza, la morale non è altro che una comodità, una cosa, cioè, inventata solo per far servire ai nostri comodi. [...] voi m'incolpate di essere vizioso, dissoluto, immorale, mentre forse l'unica mia colpa ora è di essere più franco degli altri e nient'altro: io preferisco non nascondere ciò che gli altri tengono nascosto anche a sé stessi, come ho detto prima... Faccio male, ma così mi piace.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog