Magazine Cultura

Felice Paniconi

Da Fabry2010

Ali

Con lunghe ali volano le stelle.

Resta legata alla terra la stoppia

Ferendo piede non per crudeltà,

ma per suo dolore. Per pane

le cresciute spighe! Resta

lì tra le andane appaiata da falce

accorta maggese per sorte di fuoco.

La notte, in alto, con lunghe ali

volano le stelle. Oh potessi

io fare dell’amore un solo grido

come da solitaria casa

innalzata la linea di fumo

perché dentro brucia.

L’urlo

Come posso dirlo

l’urlo. Ci vorrebbe una voce

di fuoco. Un gesto. Ma io non posso mutare

il volto delle cose.

Come la notte scura

senza un lume e le nubi

povere della luna.

Con gli occhi chiusi ti cerco

per non disubbidire al sogno

alle fossette a questi

ricami della pagina

sottili come i fili

che legano le stelle.



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