L’azienda è stata subito bersaglio di proteste per il prodotto ritenuto offensivo, da molti considerato irrispettoso nei riguardi delle vittime del campus.
Il 4 maggio 1970, quattro studenti furono uccisi e altri nove feriti dalla Guardia nazionale, che aprì il fuoco sulla folla mentre manifestava contro la guerra in Vietnam.
L’ateneo ha scritto in una nota: “Siamo molto offesi che una società utilizzi il nostro dolore per farsi pubblicità e trarne profitto. Questa felpa supera il cattivo gusto e banalizza la perdita di vite umane, una ferita che fa male ancora oggi“.
L’azienda, rinomata per le numerose provocazioni sulle linee di abbigliamento come “I love Vodka”, “Nero Obama“- ha ritirato la felpa, dal valore di 129 dollari, dal mercato. Prima di farlo, però, ha espresso una goffa difesa: “Ci scusiamo sinceramente per l’offesa che può aver causato il nostro prodotto. Le macchie rosse non sono sangue, ma scoloriture dalla tonalità originale”.
Ma il fantasma della felpa è ancora presente: qualcuno ha deciso di venderla tramite e-Bay. Annuncio “Perfetta per Halloween“; al modico prezzo di 550 dollari.