UN MILIONE DI DONNE in piazza contro il Porcello di Arcore! Sentite un po’ il programma:
Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”. La manifestazione è promossa dalle donne, ma – come diciamo nel nostro appello – la partecipazione di uomini amici è richiesta e benvenuta.
ANDREBBE BENISSIMO se il milione sfilasse veramente per chiedere dignità e rispetto. Invece il milione se ne infischia totalmente. Della dignità e del rispetto non gli importa un fico secco. Gli interessa soltanto rovesciare il Porcello e fin qui niente di male. Ma quando i porcelli sono numerosi, organizzati, istituzionalizzati e soprattutto religiosizzati, il milione scompare. Della dignità e del rispetto non gli importa più niente. Ha una fifa blu, è in soggezione, ha paura perfino ad aprire bocca. I porcelli gli violentano le bambine sotto il naso? Non si sente volare una mosca. Tagliano loro il clitoride? Il costume non si discute. Uccidono le donne a sassate? Sono fatti loro. Le obbligano a sposare un uomo di loro scelta? E’ la tradizione. Le sgozzano perché si ribellano? E’ la loro cultura. Le coprono come lebbrose e le autorità puniscono l’oltraggio? Allora queste femministe della domenica si decidono a scendere in piazza, ma per coprirsi a loro volta come lebbrose. Per mettersi addosso il simbolo di tutto quello che dovrebbero contestare. Come ostentare una croce uncinata per solidarietà con gli ebrei. Più oche di così, si muore.
Dragor
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