Magazine Diario personale

FESSOBUKKO e CIPPICIPPI mi hanno (leggermente) cotto il razzo

Creato il 16 gennaio 2012 da Zioscriba

Ognuno di noi ha il desiderio di essere, o sentirsi, unico. Persino nel nome. A meno che non si chiami John Smith o Marco Rossi, nel qual caso se ne fa subito una ragione. Ma non è mai così. Ho scoperto che nel mondo esistono alcune decine di Nicola Pezzoli. Uno di loro è uno scrittore. Attualmente sconosciuto, semifallito e muorteffame, ma pur sempre uno scrittore. Ora, io non ritengo, e non pretendo, che il Nicola Pezzoli scrittore debba essere considerato più importante, più bello e più bravo degli altri Nicola Pezzoli. Ci mancherebbe. Men che meno in un paese come il nostro: lobotomizzato dalla tv, rintronato dai videogiochi e dai gadget tecnologici, inferiorizzato e avvilito dalla mediocrità meritofobica e raccomandereccia, con una percentuale di semianalfabeti stimata vicina a settanta, patria di cervelli in fuga, maglia nera europea assoluta nell’acquisto di romanzi, e, aggiungo io, nella qualità di produzione autoctona della grande editoria.
Però, guarda caso, se metti Nicola Pezzoli come chiave di ricerca su google, le primissime cose che appaiono sono il blog e il sito ufficiale del Nicola Pezzoli scrittore. E allora perché, porca trota, subito dopo si deve insinuare il vago, fuorviante, insulso, poco chiaro e poco corretto messaggio di Fessobukko che certifica e dichiara, strombazzando ai quattro venti: “Nicola Pezzoli è su Fessobukko”? Come si permettono di far perdere tempo a chi viene a cercarmi, impantanandosi nella quantità di Nicola Pezzoli “sbagliati”, mettendo in imbarazzo me e in difficoltà loro, quando io da Fessobukko mi tengo bene alla larga? Non bisognerebbe almeno obbligarli a dire, per correttezza, che “qualche” Nicola Pezzoli ha scelto di essere su Fessobukko? Non si dovrebbe gentilmente consigliare ai signori di google di far scendere di qualche centinaio di posizioni un’informazione così ovvia (nel caso di quelli che ci sono davvero) e così falsa (nel caso di quelli che non ci sono e non vogliono esserci, a cominciare dal sottoscritto scrittore?) E se un giorno diventassi più famoso? (perché faccio tromby-tromby con qualche scarto di reality, che avevate capito?) Potrei chiedergli dei soldi perché usano il mio nome per attirare gente, per farsi pubblicità gratis? In fondo immagino che pure di Richard Gere ne esistano centinaia. Ma se questi simpaticoni facessero apparire nella primissima paginata di google che “Richard Gere è su Fessobukko”, e pure lui, per ipotesi, non ci fosse perché odia (sempre per assurda ipotesi) i social network, non rischierebbero di dovergli come minimo delle scuse ufficiali?
L’unica cosa che posso fare, io, è scusarmi con quei miei lettori per non aver scelto un nome veramente unico. Stupidamente, credevo di averne già uno abbastanza raro, mentre invece siamo tantissimi. Alcuni anni orsono, firmai delle recensoni su un sito usando lo pseudonimo Kristian d’Arc. Tornassi indietro, forse userei quello, o qualcosa di simile, anche per il mio esordio letterario.
Già che mi sono tolto un sassolino, me ne tolgo un altro. Ultimamente c’è qualcosa che riesce a darmi ancor più sui nervi della cosa che io chiamo Fessobukko, ed è la cosa che io chiamo Cippicippi. Come spesso accade, l’antipatia è generata soprattutto dal modo nauseabondo che hanno i media di parlarne, di riferirne. Mentre non esistono, o sono rarissimi, articoli di giornale o servizi televisivi che riferiscano della tal cosa intelligente scritta sul tale blog, ogni giorno è una pioggia di titoli e approfondimenti sulle cagate insulse che vengono dette su Cippicippi, questa specie di servizio sms collettivo e globale sul web, che di per sé stesso non sarebbe neppure una brutta idea. Apri un giornale, che hai pure pagato, solo per scoprire pagine e pagine di stucchevole delirio sul fatto che il tal Very Important Pirla ha fatto un rutto su Cippicippi, cui un’altra Very Important Pirlessa ha immediatamente risposto con una scoreggia (l’obbligatoria brevità facilita chi ha poco tempo e poche idee, e magari problemini di sintassi), e che questo rutto e questa scoreggia su Cippicippi sono stati cliccati, assimilati, condivisi, commentati, amplificati da milioni di Pirlotti anche molto meno Important… Spuntano come funghi perfino rubriche intitolate Cippicippi, con giornalisti che cinguettano battutine stantie sulla politica che farebbero smettere di ridere anche uno in crisi di ridarella, che farebbero rabbuiare un bambino a cui era appena scoppiata la stupidera.
Ma almeno (per il momento, quindi non diciamolo troppo forte) Cippicippi dimostra, rispetto a Fessobukko e ad altri Sorcial Network, più rispetto e meno invadenza nella mia sfera personale: da nessuna parte appare la millanteria “Nicola Pezzoli è su Cippicippi”, e la mia casella di posta elettronica non è da loro intasata con stronzi messaggi in angloide (abbi rispetto, io parlo Italiano!!!!) che mi invitano a “unirmi” (??!!) a qualche sconosciuto tal dei tali, o al compagnuccio della parrocchietta che non vedo da trent’anni, che mi stava già sul cazzo prima, che a quarant’anni ha come sole passioni la nutella, i motori a scoppio e i calendari con su le troie, e che per questa intrusione nella mia Privacy vorrei adesso tanto strozzare.

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