Bancarelle a Piazza Navona nel 1952 (dal blog http://www.romafaschifo.com)
Nel giorno del discorso di Marino in Assemblea Capitolina, non è passata per un solo voto una mozione targata maggioranza/opposizione di centrodestra per cancellare le regole fissate da Soprintendenza e I Municipio sul mercatino natalizio di Piazza Navona.
La Festa della Befana a Piazza Navona sarà anche, come recita la Mozione presentata in Assemblea capitolina il 18 novembre, “uno degli eventi più importanti della Città, conosciuto anche all’estero, tanto che ormai costituisce una delle maggiori attrazioni turistiche di fine anno“, ma sicuramente la maggior parte della merce in vendita ha ben poco di natalizio e molto di sagra paesana, con porchette e ciarpame vario esposto su bancarelle poco in linea con il decoro che dovrebbe caratterizzare una delle piazze storiche più pregiate di Roma. Così, dopo anni, il I Municipio, anche in seguito alle nuove normative della Conferenza Stato-Regioni(1) ha provato a stabilire delle regole, per le procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi su aree pubbliche , anche perchè la Soprintendenza dei Beni Culturali, con una nota(2), aveva fissato un massimo di 72 posteggi, contro i 115 precedenti, e prescrizioni precise per il tipo di merce in vendita, le dimensioni dei banchi e la distanza dai marciapiedi . Il Municipio aveva anche avviato delle procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione dei posteggi “in ragione dei posti disponibili come da risultanze della apposita Conferenza dei Servizi“. A favore del bando anche il parere del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 luglio 2014 (3), mentre nel decreto cosiddetto “ART Bonus” già dal maggio del 2014 era previsto che venissero riviste le autorizzazioni e concessioni per “contrastare l’ esercizio delle attività commerciali e artigianali in forma ambulante o su posteggio, nonche’ di qualsiasi altra attivita’ non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale” (4).Una svolta.
E invece il 18 novembre è spuntata in Aula Capitolina una mozione “bipartisan” per mantenere al mercatino di Piazza Navona lo “status quo” prorogato per anni, revocando gli avvisi pubblici per l’assegnazione dei posteggi e disponendo “che per l’edizione 2014- 2015, dati i tempi ormai ristretti, la manifestazione si svolga secondo i parametri adottati negli anni precedenti, prorogando le concessioni già rilasciate, al 6 gennaio 2015“. Addirittuta la mozione definiva “ingiustificata” “la decisione di sottrarre 4 postazioni agli operatori per attribuirle alle ONLUS” “in quanto a queste ultime possono benissimo essere destinati altri spazi, evitando di restringere ulteriormente le attività commerciali e artigianali“;(5). La mozione, dopo lo scoppio del “caso” (6) non è passata, ma per il rotto della cuffia, con un solo voto di differenza, e un fronte favorevole che comprendeva, oltre a consiglieri di varie formazioni di centrodestra anche consiglieri del PD e della lista civica Marino (7).
Un episodio che ricorda quello degli ememdamenti “bipartisan” che hanno “salvato” i camion bar da un consistente aumento di tassa di occupazione di suolo pubblico decisa dalla Giunta - un aumento del 1000% , ma delle tariffe allora vigenti, cioè da 3 a 30 euro, che l’Assemblea ha riportato al 350%, cioè 10 euro -(8), che la dice lunga su quanto sia ancora irat di ostacoli la strada che porta al rispetto delle regole in questa città, a partire dall’Assemblea Capitolina.
Pubblichiamo una ricostruzione della vicenda inviata dalla consigliera del I Municipio Nathalie Naim.
Nel 2002 Le postazioni della Festa della Befana a Piazza Navona vengono concesse dal Municipio con un bando con validità di 5 anni per le attività commerciali e artigianali , le altre con bando annuale. Le postazioni autorizzate sono 82 commerciali, 21 artigianali, 12 spettacolo viaggiante, 17 varie, giostra per un totale di circa 800 mq. La durata della vendita è dal 1 dicembre al 6 gennaio (installazione dal 29 novembre al 9 gennaio) Il bando prevede l’obbligo di montare, sin dall’edizione 2003/2004, il banco-tipo, pena la revoca (la durata quinquennale è motivata dall’investimento per il nuovo banco) .
Nel 2006 viene approvato il Regolamento comunale per il commercio su area pubblica che prevede “per la festa della Befana di Piazza Navona la concessione avrà durata decennale, a condizione che gli operatori rispettino le prescrizioni tecniche elaborate dal I Municipio”(banco-tipo).
Nel 2007 scade il bando del 2002. Ma invece di predisporne un altro, la Giunta del Municipio, poiché “attualmente è in corso un organico lavoro tecnico al fine di predisporre il bando decennale” , dispone “di prorogare, salvo diverse indicazioni delle Istituzioni Centrali, per l’edizione 2007/2008 le concessioni rilasciate per l’edizione 2002/2003 “… a condizione che gli operatori installino i banchi -tipo conformi”
Pochi giorni dopo la Commissione Commercio del Comune, in presenza del direttore del Municipio e del Dipartimento commercio, considerato che “gli operatori interessati , rispondendo alle prescrizioni tecniche del Mun I nel corso dei 2 anni antecedenti l’attuale, hanno investito notevoli risorse finanziarie per adeguare i banchi di vendita”, concorda che “ al termine “avrà”….debba essere considerato alla stregua di “ha”.
Il verbale viene inoltrato ai suddetti direttori . Il direttore del Municipio scrive ai Vigili, e per conoscenza al presidente del Municipio I e ai rappresentanti degli operatori, che in applicazione dell’interpretazione della Commissione Consigliare, le OSP rilasciate nell’edizione 2002/2003 …dovranno intendersi con scadenza edizione 2011/2012 (validità decennale),e non edizione 2006/2007, a condizione che venga montato il banco tipo.
Così le concessioni vengono prorogate di altri 5 anni senza bando.
Nel 2010 una Direttiva europea stabilisce nuove disposizioni in materia di concorrenza, che devono essere applicate anche nel settore del commercio su area pubblica. La Conferenza Stato Regioni deve decidere i nuovi criteri in base ai quali predisporre i bandi pubblici e le modalità di rinnovo delle concessioni.
Il 5 luglio 2012 la Conferenza Unificata Stato Regioni sancisce l’intesa sui criteri da applicare nelle procedure di selezione per l’assegnazione dei posteggi su aree pubbliche in attuazione della Direttiva europea.
Il 29 agosto 2012 Il Municipio I proroga le concessioni della Festa della Befana in attesa che la Conferenza Stato Regioni decida criteri:
- Richiama la lettera della Regione Lazio in attesa della definizione dei criteri da parte della conferenza unificata “le concessioni in scadenza nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del decreto (D.lgs 59/2010) e la data di applicazione delle disposizioni transitorie, devono considerarsi prorogate fino alle decisioni assunte in sede di conferenze”
- Proroga le OSP (Occupazioni Suolo Pubblico) relative a 114 posteggi (commercio artigianato e spettacolo viaggiante) fino al conseguimento dell’intesa in sede di conferenza unificata per la definizione dei criteri .
Il 4 settembre 2012 deliberazione Giunta Municipio I n° 5 Proroga fino al nuovo bando decennale –da effettuare sulla base dei nuovi criteri da definire ad opera della Conferenza Unificata …e a condizione che gli operatori installino i banchi tipo conformi alle originarie prescrizioni del Mun I- le OSP per attività varie e rinnova il bando per la giostra..
In agosto 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico scrive ai rappresentanti degli operatori e al Municipio I in risposta a un quesito sulla prorogabilità delle postazioni in base alla Conferenza Unificata Stato Regioni, comunicando che tale norma transitoria non si applica alla Festa delle befana. Oltretutto contemporaneamente viene approvato il Decreto Franceschini, che, all’art 4, prevede che per i siti culturali non si applichi automaticamente tale proroga. Ma la preminenza dell’interesse al decoro di tali luoghi e l’urgenza riqualificarli era già stata ribadita anche dal decreto Ornaghi nel novembre 2012.
Dall’inizio del 2013 le Soprintendenze e gli Uffici comunali svolgono un importante lavoro con diverse Conferenze dei servizi, per predisporre le condizioni del nuovo bando stabilendo una serie di prescrizioni (niente merci appese, tipologie merceologiche solo natalizie, riduzione del numero dei banchi da 115 a 72, lasciando inalterato il numero delle attività varie (17) la giostra e il presepe. Il lavoro termina, e viene contestualmente comunicato, al fine di procedere subito col fare il nuovo bando, al Direttore e alla Giunta del Municipio in agosto. Ma una serie di divergenze interpretative tra l’Assessore al commercio del Municipio e gli uffici del Municipio sull’applicazione della Conferenza Stato regioni rispetto a un’eventuale ulteriore proroga ha dilatato i tempi della predisposzione nuovo bando.
Finchè è stata convocata 15 giorni fa la commissione del Municipio, imn cui dopo un risolutivo confronto tra le parti, si è deciso di dare seguito a quanto richiesto dalla Soprintendenza, che ha poi ribadito fermamente ancora in altre occasioni l’impossibilità di aumentare il numero dei posteggi. Si è arrivato così al nuovo bando. E alla mozione in Assemblea…
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(2) scarica NAVONA – LETTERA SOPRINTENDENZAdal sito Romafaschifo)
(3) Il Ministero, stato sollecitato dall’Associazione Fiera di Piazza Navona, che rappresenta gli assegnatari Vai al documento del Minsitero dello Sviluppo (dal sito Romafaschifo)
(4) Art. 4 TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 31 maggio 2014, n. 83 http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/07/30/14A06063/sg
(5) scarica la mozione NAVONA – MOZIONE dal sito Romafaschifo)
(6) Molte informazioni e i materiali di questo post le abbiamo attinte dal minuzioso lavoro del blog Romafaschifo, a cui va riconosciuto il merito di aver segnalato tempestivamente il contenuto della Delibera (il consigliere Cosimo Dinoi ha dichiarato di aver ritirato la sua firma dalla mozione dopo aver letto l’articolo di Romafaschifo):
- 17 novembre 2014 Il mostruoso mercatino di Piazza Navona resta uguale o cambia verso? Tutti i partiti alleati, dal Pd a Forza Italia, a difesa del peggior suk bancarellaro natalizio d’Europa
- 18 novembre 2014. Una giornata da ricordare nella storia recente della città, per tre motivi. Ecco quali
Ecco i dieci consiglieri comunali sia del centrosinistra sia del centrodestra che hanno votato a favore della delibera: Davide Bordoni (FI), Roberto Cantiani (Nuovo Centro Destra), Mirko Coratti (PD, Presidente del Consiglio), Valentina Grippo (PD), Franco Marino (Lista civica Marino), Maurizio Policastro (PD), Marco Pomarici (ex FI, Gruppo Misto, a quanto pare in viaggio versola Lega), Giovanni Quarzo (FI), Daniela Tiburzi (PD), Giordano Tredicine (Popolo della Libertà). I voti contrari: Valeria Baglio (Pd), Erica Battaglia (Pd), Athos De Luca(Pd), Pierpaolo Pedetti(Pd), Ilaria Piccolo(Pd), Luca Giansanti (Lista civica Marino), Riccardo Magi(Lista civica Marino) Rita Paris(Lista civica Marino), Enrico Stefano (Movimento 5 Stelle), Marcello De Vito (Movimento 5 Stelle), Daniele Frongia (Movimento 5 Stelle). Si sono astenuti : Gemma Azuni (SEL) Imma Battaglia (SEL), Svetlana Celli(Lista civica Marino), Michela De Biase (PD), Alfredo Ferrari (PD), Gianni Paris (PD), Gianluca Peciola (SEL), Anna Maria Proietti Cesaretti,(SEL) Giulia Tempesta (attuale capogruppo PD)
dal sito Romafaschifo)
(7) La Repubblica 19 novembre 2014 Piazza Navona, vince il Natale della tradizione: bocciata la mozione per l’aumento dei banchiSoddisfatte Sabrina Alfonsi e Nathalie Naim: “Sarebbe stato grave se la mozione fosse passata” di LAURA SERLONI
(8) Roma Today 28 luglio 2014 La maggioranza salva i camion bar? “Solo insinuazioni di soloni superficiali”Continua la polemica sugli aumenti del suolo pubblico, e sull’emendamento di Corsetti che congela i rialzi per i camion bar. Il Pd ribatte alle accuse: “Delibera modificata in senso migliorativo”http://www.romatoday.it/politica/camion-bar-polemica-risposta-pdhtml.html