Magazine Cultura
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque
Il tuo sorriso sarà:
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti
Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d'ali
un raggio di sole per tutti. Anonimo
Tra meno di una manciata di giorni celebreremo la festa della donna. Siamo tutte in attesa di ricevere un mazzolino di mimosa (allergiche escluse, naturalmente) dagli uomini della nostra vita, pronte a ricevere un pensiero che omaggi il nostro genere sessuale. Le più alternative di noi sono invece già sul punto di organizzare le rituali uscite nei club notturni riservati agli spogliarelli maschili ,dove, per una volta all’anno, la tradizionale immagine di oggetto sessuale attribuita alla donna viene icompletamente sovverita per la gioia degli occhi femminili.
Ma come nasce questa celebrazione? Quali sono le sue origini?La Festa della Donna è una festività internazionale che si celebra in moltissimi Paesi iuropei e non, l'8 marzo. E’ un giorno di celebrazione per ricordare e omaggiare le conquiste sociali, economiche, politiche e lutte le lotte intraprese nel passato dalle associazioni femministe, tuttora vive e attuali nel presente.
L’origine storica e la scelta della data sono incerte. Molti storici concordano nel far risalire l’orgine della giornata internazionale della donna al 1908, anno in cui le operaie dell’industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l’8 marzo, il proprietario della fabbrica, tale Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno dell’edificio morirono arse dalle fiamme. A onor di cronaca, è doveroso specificare che questa ricostruzione dei fatti, universalmente considerata la più attendibile, è da parecchi ritenuta come un falso storico.
Nonostante non esista nessuna documentazione storica che certifichi l’esistenza di un’industria tessile nominata Cotton, va sottolineato che comunque siano andate le cose la leggenda poggia le sue radici su un ulteriore episodio del tutto simile a quello romanticizzato dalla stampa, anche se accaduto qualche anno più tardi.
Nel 1911, infatti, sempre a New York, si assistì a un ulteriore incendio divampato nella Triangle Shirtwaist Company. Le lavoratrici, in gran parte immigrate italiane e dell’est europeo, protagoniste di un’importante mobilitazione durata ben quattro mesi nel 1909 (ma non di un vero e proprio scipero) furono vittime delle violente fiamme divampate, purtroppo, fatalmente. L’incendio, per quanto i sistemi e le condizioni di messa in sicurezza delle postazioni di lavoro fossero precari e abbiano contribuito al disastro, non fu da considerarsi doloso. Oltretutto, le vittime furono più di 140, in prevalenza donne dato che la fabbrica produceva camicette alla moda.
E la mimosa?La mimosa come simbolo della giornata internazionale della donna e in qualità di dono per le proprie compagne è un’usanza del tutto italiana. La scelta della mimosa come fiore-simbolo è stata proposta per la prima volta nel 1946 dall’Unione Donne Italiane (UDI ).
La mimosa fiorisce proprio nel periodo della festa e vinse come simbolo su altre tipologie di fiori principalmente perché il giallo esprime vitalità, forza e gioia; il giallo rappresenta, inoltre, il passaggio dalla morte alla vita e ricorda le donne che si sono battute per la nascita di un mondo giusto.
Quale che sia la vera origine della giornata della donna, festeggiatela! Per un giorno all’anno i riflettori si accendono su tutte le mamme, mogli, sorelle, compagne e nonne non per la violenza, le umiliazioni o le discriminazioni che sono costrette ancora a subire, ma semplicemente perché donne.
Come si è visto, negli anni il vero significato di questa celebrazione si è perso di vista, smarrito nella notte dei tempi. L’ 8 marzo è diventata una festa, come Natale e San Valentino tanto per fare un esempio, quasi interamente fagocitata dal mondo dei consumi; un festa dotata di simboli definiti e canoni da evitare.
Rendetela una giornata da dedicare a voi stesse, alla vostra dignità e alla straordinaria bellezza che è in voi.
Ps. Ricordatevi che anche quest'anno il MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) promuove un iniziativa a dir poco lodevole: l’8 Marzo (che quest’anno coincide con il martedì grasso) l’ingresso presso i luoghi d’arte statali di tutta Italia sarà gratuito per tutte le donne.
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