Ogni volta è come se fosse sempre la prima volta. Almeno per me, è così.
Perchè quando penso di conoscere bene quel luogo, scopro che è molto di più.
E quello che mi trasmette questa terra, questa città, questa provincia è una conferma: il lusso della semplicità.
Questo è per me l'Alto Adige.
E soprattutti uniti per la voglia di stare bene. E credetemi, non può essere che così.
Bolzano, la piazza, le stradine, i locali si trasformano in un'esposizione all'aria aperta e anche quest'anno il tempo è stato clemente e ci ha permesso di godere e vivere ogni percorso legato al gusto e alla buona musica.
Show cooking, corsi di cucina ( e naturalmente io e i miei compagni di viaggio c'eravamo), seminari sui prodotti alimentari e sugli sprechi in cucina.
E per la prima volta un ristorante del gusto in piazza Walther, gestito dal cuoco stellato Herbert Hintner che ha permesso ai visitatori di degustare piatti creativi e legati alla stagione.
Qui, io, Uta e Claudio (alcuni dei miei compagni di viaggio) alle prese con la preparazione degli Gnocchi di patate della Val Pusteria e ortiche con carciofi e specck dell'Alto Adige IGP.
Corso tenuto dallo stellato Luis Haller del Relais e Chateuax Castel Fragsburg.
Ma continuate a seguirmi perchè vi parlerò anche di masi di montagna, di asparagi bianchi, di mele e di birre meravigliose...
L'angolo della Mela IGP dedicato ai più piccoli
L'angolo del Latte, con musica, assaggi, degustazioni, storie da ascoltare e disegni da creare.
Altopiano del Renon, SopraBolzano. Tanta bellezza.
Il valore aggiunto di questo Festival? La genuinità, la bellezza e la semplicità della gente che lo ha reso tale, la voglia di educare il visitatore al gusto qualitativo dell'Alto Adige. Il desiderio di far capire alla gente che i prodotti prima vengono fatti per gli abitanti di queste vallate e poi per gli ospiti che se vorranno saranno guidati in un percorso sensoriale educativo e affascinante.